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Cosenza, spazio ai giovani: un tesoretto da far fruttare

Dopo la lezione della scorsa stagione, ecco la sfida tecnica con rilevanti risvolti economici

Gabriele Gori

Il trauma dello scorso campionato quando sono evaporati circa 800 mila euro a causa del mancato raggiungimento del minutaggio minimo degli Under 23, come previsto dalla “legge Melandri”, in via degli Stadi ha creato un precedente dal quale la società rossoblù è uscita rinforzata. Al presidente del CosenzaEugenio Guarascio, è bruciato e non poco dover dire addio a quel gruzzoletto che puntualmente riescono a garantirsi ogni anno tutte le compagini di serie B. I parametri di composizione della rosa selezionati dal direttore sportivo Roberto Goretti, quest’anno, hanno già permesso al Cosenza di avere la certezza di poter attingere dal fondo. La rosa consente di rivolgere lo sguardo molto più in là.
Il contributo sarà suddiviso da tutti i club nella misura del minutaggio maturato durante l’arco della stagione con quei calciatori convocabili in nazionale, fino ad un massimo totalizzabile di 9000 minuti. Pertanto, per i rossoblù contribuiscono a rimpinguare il minutaggio Venturi, Minelli, Panico, Carraro, Florenzi, Millico, Caso, Gori, Sueva e Pandolfi.

Il calcolo tiene conto di alcuni criteri particolari

Da questi viene fuori l’indice definitivo, calcolato per il Cosenza in oltre mille minuti. Una soglia che un anno fa, il sodalizio bruzio non è riuscito a raggiungere durante l’intera stagione.
Il codice di autoregolamentazione della serie B tiene conto di meccanismi particolari che prevedono l’equivalente del 100% dei minuti disputati soltanto per quelli calciatori Under 21 tesserati a titolo definitivo (Florenzi e Sueva hanno generato 235’). Per gli altri, il calcolo avviene in maniera percentuale. Così, per gli Under 21 in riva al Crati a titolo temporaneo si applica il 75%: Millico, unico a rientrare sotto questa voce, ha portato 69’.
La quota è minore per i calciatori nati nel 1999 e nel 1998. Anche per gli Under 22, la somma si distingue tra coloro presenti in rosa a titolo definitivo (75%) e quelli invece presenti in prestito (56,25%).
Il tetto massimo raggiungibile per ogni gara è fissato a 450’. Da un lato dunque Michael Venturi e Ciro Panico (per un totale di 3 minuti) e dall’altro invece Alessandro Minelli e Gabriele Gori, che specie mediante l’attaccante di proprietà della Fiorentina, hanno prodotto per il Cosenza un minutaggio di 455’.
Infine, si inseriscono negli Under 23 Pandolfi, Caso e Carraro. Soltanto il primo tra questi tre appartiene ai rossoblù per cui secondo la norma consente di assegnare alla sua squadra il 50% dei minuti giocati (il suo bottino oscilla intorno al quarto d’ora). Il minutaggio degli altri due, che Goretti ha preso da Perugia e Atalanta con la formula del prestito, viene “tassato” in maniera più pesante: è spremuto tanto da risultare soltanto il 37.50% del totale. Quindi, alla luce dei numeri collezionati in questo primo scorcio di stagione, attraverso i due, i silani hanno risucchiato 369’.
Procedendo con questo ritmo, il Cosenza ambisce a una cifra che rasenta i 6000 minuti totali. Questo permetterebbe di stazionare molto in alto nella speciale classifica della Lega di B. Potrebbe dunque portare nelle casse della società di Eugenio Guarascio un introito fino a 2 milioni di euro. Più del doppio rispetto a quanto guadagnato a gennaio scorso con l’operazione Jaime Baez, ceduto alla Cremonese.

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