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Cosenza, invertire la rotta contro la Spal

Attraverso partite come quella di questo pomeriggio, il Cosenza prenderà consapevolezza del suo “ruolo” all’interno del torneo cadetto. I rossoblù non hanno alibi contro la Spal, formazione che, come i lupi, non vive un periodo particolarmente felice. Motivo per il quale ha deciso di sollevare Venturato dall’incarico di allenatore chiamando l’ex campione del Mondo Daniele De Rossi. Nelle prime due gare però la musica non è cambiata. E in riva al Crati sperano che il momento-no dei ferraresi non sia finito per superare indenni la partita allo stadio “Mazza”.
La partenza con un giorno di anticipo ha permesso al gruppo di Dionigi di distaccarsi dal clima di sfiducia che comincia a serpeggiare in città dopo i due passi falsi consecutivi contro Reggina e Genoa.
A caccia di una prestazione positiva per ridimensionare la pressione pure il tecnico, pungolato domenica scorsa dal presidente Eugenio Guarascio che, mediante un messaggio codificato tramite i canali della società, ha detto di aspettarsi uno spirito diverso in Emilia (ieri sera, il massimo dirigente è tornato a parlare per augurare buon lavoro al neo ministro dello Sport, ed ex presidente della Lega di serie B Andrea Abodi: «Gli ho espresso le mie congratulazioni con una calorosa telefonata. Ho avuto modo di conoscerlo e di apprezzare le sue qualità, la capacità e la volontà di valorizzare al massimo le potenzialità del calcio cadetto. Sono certo che nel suo nuovo prestigioso incarico saprà dare nuova linfa a tutto il mondo sportivo italiano con coraggio e determinazione»).
Le sensazioni dell’ultimo periodo non sono state negative nonostante la classifica per il momento non induca particolarmente al pessimismo. Il Cosenza, tuttavia, è chiamato a cambiare il trend per raggiungere la sua missione.
La panchina dell’allenatore ex Brescia, accolto con poco entusiasmo fin dal primo giorno per i suoi trascorsi, scotta e non poco. Al “Mazza”, per impensierire la Spal, a secco di vittorie dall’11 settembre (2-0 al Venezia; il Cosenza non vince invece dal 30 settembre quando ha superato il Como per 3-1), i rossoblù saranno sostenuti da oltre 700 tifosi. Una ragione in più per non sfigurare.
Formazione Giovedì mattina, Davide Dionigi ha aperto alla possibilità di un ritorno al 4-2-3-1, sistema di gioco con cui il Cosenza fino a questo momento ha dato maggiori garanzie, quantomeno sotto il profilo dei risultati. Il tecnico di Reggio Emilia ha lasciato comunque aperto qualche dubbio di formazione.
In difesa, Sauli Vaisanen – ex Spal – non è certo di tornare in campo dal primo minuto. Il finlandese potrebbe essere ancora escluso dall’undici titolare in favore di Michael Venturi. Sulla corsia sinistra, Panico parte in vantaggio su Gozzi mentre dall’altro lato del campo, complice l’assenza per squalifica di Pietro Martino (sconterà il secondo e ultimo turno di stop), ci sarà Andrea Rispoli, a caccia di rilancio dopo un periodo con più ombre che luci.
A centrocampo, tornerà Idriz Voca, uomo capace di dare equilibrio alla squadra. Calò, che ha evidenziato di essere ancora in ritardo contro il Genoa, partirà invece dalla panchina. Di fianco al kosovaro pertanto giocherà Brescianini, anche lui sottotono contro i grifoni.
Dovesse trovare conferma l’indicazione dei tre trequartisti alle spalle di una punta, come appare molto probabile, Merola giostrerà tra le linee insieme a Brignola e D’Urso. Butic e Larrivey si contendono l’ultima maglia.

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