Il Cosenza è rimasto incollato all’ultimo posto anche dopo il passaggio di Bari. Sicuramente la squadra di Michele Mignani non era la più abbordabile per risollevarsi in classifica ma la condizione in cui versa il gruppo di Viali non permette di articolare troppi discorsi: se vuole realmente raggiungere la salvezza deve cominciare a pagaiare forte altrimenti sarà difficile liberarsi della corrente prima delle altre compagini immediatamente più su. La lotta è selvaggia ma i rossoblù non sono ancora riusciti ad inanellare una serie utile convincente da quando è cominciato il campionato. La speranza del tecnico milanese è rimasta intatta, anzi consolidata dalla prestazione offerta contro il Bari. Ed in effetti, il Cosenza per un tempo ha giocato alla pari con i biancorossi, come era successo peraltro già nel match d’andata, complice pure l’atteggiamento sornione dei pugliesi, cambiato nel secondo tempo con l’ingresso in campo di Scheidler, che ha causato un po’ di “miedo escenico”, paura scenica, per effetto della sua ingombranza fisica. Nella ripresa, i silani hanno sofferto maggiormente l’iniziativa dei padroni di casa, diventata più costante. Quando, poi, sono tornati ad alzare il baricentro per riprendere il risultato non sono mai riusciti a calciare in porta. Di positivo, per Viali è arrivata la prestazione di Zarate. L’attaccante argentino ha mostrato di essere giunto in Calabria accompagnato da tanta buona volontà e questo è già un primo buono segnale; deve lavorare invece per trovare la migliore condizione. L’ex Lazio si è proposto per lo scarico tra le linee, provando spesso la conclusione, pure da fuori, a volte anche in maniera smodata. Ha fatto quantomeno ciò che non ha fatto Finotto, che al contrario non è mai riuscito a calciare in 90’. D’altronde, il giocatore di Valdobbiadene non è mai stato un killer affermato. Il Cosenza nel calciomercato di gennaio ha sviluppato alcune considerazioni e forse un po’ troppo a cuor leggero si è privato di Joaquin Larrivey che nel finale di gara, a Bari, sarebbe potuto tornare utile. Oggi dovrà attendere l’adattamento di Delic oppure rivolgersi a Zilli, poco utilizzato fin qui, per sfruttare il gioco aereo (contro il Bari, Finotto ha perso 4 duelli su cinque durante l’arco della partita). Decisioni influenzate in parte anche dalla necessità di operare sempre con il “bilancino” per rientrare nei calcoli economici previsti dal presidente Guarascio. Sabato al “Marulla” arriverà il Sudtirol di Bisoli (squalificato), “El Bati” e Fiordilino (che, da quando ha deciso di declinare la proposta dei silani e si è accasato a Bolzano, ha giocato titolare solo un match su quattro e negli altri si è dovuto accontentare delle briciole). Il Cosenza – tornato ad allenarsi ieri per recuperare il giorno in meno a disposizione per preparare la sfida – non avrà Vaisanen: il finlandese ha rimediato il quinto giallo della stagione e sarà squalificato (dall’altro lato non ci sarà Masiello). Al suo posto dovrebbe toccare nuovamente a Meroni mentre si attende di capire se Viali potrà contare su Florenzi, un elemento troppo importante per la compagine silana ma costretto a saltare fino a questo momento dieci incontri su ventiquattro a causa di problemi fisici.