GENOA-COSENZA 4-0
Marcatori: 33’ pt Dragusin, 12’ st Gudmundsson, 14’ st Puscas, 34’ st Jagiello.
Genoa (3-5-2): Martinez 6; Bani 6.5 (19’ st Criscito 6), Vogliacco 6.5, Dragusin 7; Sabelli 7 (27’ st Hefti 6), Sturaro 6 (19’ st Frendrup 6), Badelj 6 (19’ st Jagiello 6.5), Strootman 6.5, Haps 6.5; Gudmundsson 7.5 (37’ st Accornero sv), Puscas 6.5. All.: Gilardino 6.5.
Cosenza (4-2-3-1): Micai 6.5; Rispoli 5.5 (35’ st Martino sv), Vaisanen 5, Meroni 5.5, Venturi 5; Calò 5 (26’ st Kornvig 6), Brescianini 6; Marras 5 (21’ st La Vardera 5.5), Cortinovis 5 (1’ st Zilli 5), D’Urso 5.5; Nasti 5 (20’ st Delic 5,5). All.: Viali 5.
Arbitro: Giua di Olbia 6.
Note: serata serena, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori 24.400 di cui 898 tifosi ospiti. Ammoniti: Marras, Zilli. Angoli: 9-2. Recupero: 0’ pt, 0’ st.
Fino a domenica il Cosenza dormirà nuovamente all’ultimo posto. Genoa troppo forte per la compagine bruzia. Termina 4-0 il posticipo della ventottesima giornata.
Il Cosenza tiene soltanto trentatré minuti a Genova. Al “Ferraris”, dopo aver rotto l’argine preparato da Viali, la formazione di Gilardino straborda con le solite clamorose responsabilità dei silani, che decidono di agevolare il compito alla seconda forza del campionato. Viali disegnando l’undici iniziale pensando alla Spal e alla lunga lista di diffidati.
Il piano A della squadra bruzia scricchiola qua e là (in particolare una traversa di Sabelli al 20’) ma riesce a restare intatto fino al 33’ quando su un calcio di punizione di Strootman, Dragusin sbuca tutto solo all’altezza del secondo palo. L’unico pericolo prodotto dal Cosenza in tutta la partita giunge invece al 43’. Anche in questo caso è un piazzato a poter cambiare il volto del match ma la spizzata di D’Urso, successiva ad un traversone di Calò, in anticipo sulla difesa genoana colpisce la traversa di Martinez.
Nel secondo tempo, come successo a Como, i Lupi affondano completamente e lo fanno anche per propri demeriti. Calò libera la strada per il 2-0 di Gudmundsson (12’), poi Puscas si libera troppo facilmente di Vaisanen per il tris (14’). Quando Jagiello timbra il poker (34’), il Cosenza è mentalmente negli spogliatoi da un pezzo.
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