Il prossimo progetto tecnico del Cosenza passa attraverso una serie di operazioni, la prima delle quali rimane quella legata ad Aldo Florenzi.
Il centrocampista sardo classe 2002 è il patrimonio principale della società di Eugenio Guarascio. Lo stesso presidente nelle scorse ore, intervenuto in diretta su “Radio Sportiva” ha sottolineato quanto sia orgoglioso di lui il club silano ma soprattutto che si sono già registrate nei mesi scorsi delle sirene molto importanti intorno a lui. Il giocatore che il responsabile del settore giovanile rossoblù Sergio Mezzina ha scovato a giugno 2019 nel Chievo Verona in quattro anni ha compiuto parecchia strada. Malgrado quella appena terminata sia stata per lui una stagione abbastanza tormentata, il suo apporto è stato tangibile ogni volta che è sceso in campo.
Non solo per le tre reti incastonate lungo l’annata, le prime tra i professionisti, quanto per il ruolo rivestito sul prato di gioco. Il ragazzo di Nuoro ha confermato una vivacità poco comune tra i giocatori della sua età. Il grande salto pertanto potrebbe compiersi durante la prossima finestra di calciomercato. I tempi sembrerebbero adesso maturi. Per il Cosenza, che pochi mesi fa ha raggiunto con lui l’accordo per un nuovo rinnovo di contratto (fino al 2026 con opzione di una stagione ulteriore), la cessione di Aldo Florenzi benché dolorosa si rivelerebbe economicamente interessante.
Al di là del grande motivo d’orgoglio, potrebbe far registrare infatti una ghiotta plusvalenza permettendo l’ingresso di denaro utile ad essere reinvestito in altre operazioni. Un giro di denaro che troppe volte è mancato.
Prima però per Florenzi si registrerà un piccolo “tagliando” perché, in questi giorni, il centrocampista si sottoporrà ad un intervento in artroscopia. Qualcosa che era già stato preventivato da un po’ di tempo a questa parte. Il centrocampista, d’accordo con la società, aveva deciso di rinviare l’operazione per terminare la stagione. Ciò era stato ammesso tra le righe poco più di un mese fa pure dal tecnico William Viali. In una delle conferenze pre partita, il tecnico silano aveva spiegato come in un altro momento della stagione si sarebbe giunti ad un altro tipo di condotta per la gestione della situazione.
L’esigenza e la necessità hanno così portato a spostare l’intervento, un punto intorno al quale le parti hanno raggiunto una sorta d'accordo per dedicarsi al conseguimento della salvezza. Il classe 2002 sardo, che a settembre scorso ha subito la rottura del legamento collaterale mediale del ginocchio per il recupero del quale è stata scelta una terapia conservativa, dunque, ha saltato quattro partite tra la seconda parte di aprile e la prima di maggio ed è poi tornato in campo a gara in corso con l’Ascoli per poi rientrare tra i titolari con il Cagliari e nelle due determinanti sfide playout con il Brescia.
Dopo 53 partite, quella del “Rigamonti” potrebbe essere stata la sua ultima maglia con la casacca bruzia. Da gennaio si sussurra, tra le altre, dell’interesse di Bologna e Monza.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia