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Il Cosenza punta sulla voglia di Canotto. Quanti ex nel match con il Sudtirol

Domani al “Marulla”, con in campo tante vecchie conoscenze, spiccano le motivazioni dell’attaccante

Il confronto con il Sudtirol è anche la partita degli ex. Sono parecchie le vecchie conoscenze su entrambi i fronti. Il match di domani pomeriggio al “Marulla” sarà un momento amarcord dal sapore variegato per vari dei protagonisti in campo.
Tra questi, Luigi Canotto sarà certamente quello con il dente avvelenato. L’attaccante esterno rossanese è approdato al Sudtirol all’alba della sua carriera. Il calciatore, dopo una discreta stagione con il Sorrento in Seconda Divisione (categoria cancellata dopo l’ultima riforma dei campionati: era il torneo tra l'attuale C e la D, ndc), all’inizio del campionato 2014-2015 si è trasferito nel profondo nord, per tentare fortuna con la maglia del Sudtirol, in Prima Divisione (ora C). La sua avventura con il club altoatesino, tuttavia, non è stata particolarmente fruttuosa. Infatti, l’ex Frosinone e Benevento ha giocato appena tre partite fino a gennaio. Soltanto una di queste da titolare, in Coppa Italia di Lega Pro, contro l’Alessandria. Le altre due, invece, in campionato. Spezzoni però brevissimi: in totale 13 minuti più recupero contro Monza e Renate.
Dopo essere rimasto ai margini sia con Claudio Rastelli sia con Adolfo Sormani, Canotto si è trasferito all’Agropoli, in serie D, con cui ha messo a segno 10 reti nello spazio di pochi mesi. Nell’estate successiva, pertanto, si è trasferito al Melfi tornando tra i prof e da quel momento in poi la sua carriera è decollata. Dopo quella parentesi poco fortunata, l’esterno offensivo ha ritrovato il suo Sudtirol in tre occasioni. Tutte e tre nella passata stagione. In esse ha rimediato una vittoria e due sconfitte, la seconda delle quale ha estromesso la Reggina dai playoff. In nessuna delle tre è riuscito a lasciare il segno. Ci riproverà domani.
Di quel suo stesso Sudtirol faceva parte pure Manuel Marras. Il genovese di origini sarde però ha dato un altro contributo alla causa: 38 gare tra tutte le competizioni e cinque reti.
La palma della longevità nel club altoatesino spetta a Mazzocchi, ora infortunato. L’attaccante milanese ha indossato 102 volte la casacca a scacchi firmando 18 reti.
Poche presenze pure per Tommaso D’Orazio (17 gettoni totali), arrivato nella prima parte dello scorso campionato, salvo poi passare ai piedi della Sila a gennaio. Prima in formula temporanea, poi – con la salvezza – a titolo definitivo.
Nei biancorossi hanno giocato inoltre Alessandro Micai (20 presenze nella stagione 2013-2014) e Filippo Sgarbi. Il difensore, domani assente per squalifica, era uno degli elementi del Sudtirol di Zanetti contro cui il Cosenza ha conquistato l’accesso alla finale playoff di C nel 2018. Il centrale però non giocò il match di ritorno in riva al Crati per squalifica.
Sull’altro versante, figura Jeremie Broh (19 partite con i rossoblù nel corso 2019-2020) ma soprattutto Pierpaolo Bisoli. Al tecnico di Porretta Terme sono bastati tre mesi e 17 gare per lasciare una traccia indelebile del suo passaggio nella storia del club di via degli Stadi.

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