I riflettori del “Barbera” domani sera torneranno a mostrare la figura di Gennaro Tutino ai tifosi del Palermo. L’attaccante napoletano, nella seconda parte della passata stagione, è tornato al sud per rilanciare il suo percorso professionale. Il calore della piazza palermitana però non è bastato per consentirgli di avvicinarsi ai numeri firmati con la Salernitana prima del passaggio al Parma. Durante i suoi mesi con la maglia rosanero, Tutino ha siglato soltanto tre reti in 18 presenze. Lo stesso numero di marcature lo ha già firmato quest’anno con la casacca del Cosenza tra campionato e Coppa Italia. Insegue adesso il quarto, mancato contro il Sudtirol. Un gol che sarebbe anche il primo lontano dal “Marulla”. E lo farà proprio in casa di quella che è stata la sua ultima squadra, in un confronto che rievocherà parecchi ricordi pure a diversi altri componenti della rosa cosentina. A cominciare da Andrea Rispoli, che ha ormai di fatto almeno un pezzo del suo cuore nella città siciliana. Per Dario La Vardera invece il capoluogo siculo rappresenta la città natale ma pure la società con cui ha mosso i primi passi prima del suo approdo in riva al Crati. Anche Alessandro Micai e Leonardo Marson hanno vestito la maglia siciliana, il secondo quella della Primavera. Nel settore giovanile rosanero, poi, si è formato Armando Perna, stretto collaboratore di Roberto Gemmi. Il vice direttore silano ha raccolto anche i primi gettoni di presenza tra i prof con la squadra per cui faceva il tifo da bambino.
Precedenti
Solo una vittoria per il Cosenza nelle quattordici partite in cui è stato ospitato dal Palermo. Il dato è fermo al blitz realizzato il 12 gennaio 1997. In quella occasione, i Lupi hanno espugnato il terreno di gioco siciliano in virtù delle marcature realizzate da Pasquale Logarzo, Salvatore Miceli e Stefano Guidoni. Il momentaneo pareggio rosanero è stato messo a segno in apertura di seconda frazione da Biffi. Per il resto sono giunte magre soddisfazioni: 6 pareggi e 7 sconfitte. Nel confronto più recente, quello della scorsa Pasquetta, tuttavia, i rossoblù hanno strappato un prezioso pareggio a reti inviolate. Il Cosenza è uscito indenne pure il 23 dicembre 2001 (1-1, Zaniolo per i silani, Guidoni per i palermitani), l’11 aprile 1998 (2-2: Margiotta e Fresta per i rossoblù; bis Triuzzi per i padroni di casa), l’1 ottobre 1995 (replica di Lucarelli all’iniziale vantaggio casalingo di Scarafoni), il 12 gennaio 1992 (l’autorete di Cecconi ha illuso il Cosenza, raggiunto da Centofanti) e il 14 giugno 1964 (2-2: Fontana e Marmiroli tra le marcature di Malavasi e Spagni per i siciliani).
Collaudo
Questo pomeriggio, la formazione di Fabio Caserta effettuerà la rifinitura prima della partenza per Palermo. L’allenatore di Melito Porto Salvo parlerà in conferenza stampa prima della stessa. Ieri, intanto, il gruppo rossoblù ha continuato a lavorare per mettere a punto il piano di gioco del match del “Barbera”. Prosegue nel suo lavoro differenziato Pietro Martino. D’Orazio e compagni, al “Marulla”, hanno effettuato delle esercitazioni di costruzione della manovra e poi preparato alcuni schemi su palla inattiva. Uno di questi sabato scorso ha prodotto l’illusorio vantaggio di Venturi, prima della rimonta del Sudtirol e del definitivo pari firmato da Mazzocchi. L’attaccante milanese scalpita per riprendersi una maglia da titolare. In avanti, possibile tridente con Marras, a destra, e Tutino, al centro.
Designazione
La partita di domani sera sarà diretta da Marco Monaldi di Macerata. Il fischietto marchigiano non ha nessun precedente con la prima squadra rossoblù. In una circostanza ha invece diretto la Primavera: stagione 2018-2019; sconfitta esterna con il Frosinone per 3-1. Il direttore di gara ha arbitrato in due occasioni invece il Palermo. Con lui, i rosanero hanno raccolto un pareggio (a marzo dello scorso anno contro la Fidelis Andria) e una vittoria (3-0 al Foggia ad ottobre 2021). Gli assistenti dell’anticipo della sesta giornata saranno Passeri e Costanzo. Quarto uomo Delrio. Var: Nasca. Avar: Paterna.