Si avvicina il rientro di Pietro Martino. Il terzino destro modenese è assente dalla prima giornata, quando si è infortunato nel corso della sfida con l’Ascoli. Il problema accusato contro i marchigiani lo ha tenuto fuori per due mesi a causa della frattura del malleolo. Il laterale è rientrato in gruppo già da un po’ ma Fabio Caserta ha preferito non correre pericoli, concedendogli la possibilità di recuperare con calma. L’ex Foggia è tornato simbolicamente in panchina in occasione del match interno con il Lecco. Nella settimana appena terminata, poi, ha compiuto un altro passo deciso verso il rientro in campo. Nell’amichevole del “Rizzo” contro la Rossanese di Aloisi, infatti, il tecnico reggino lo ha schierato dall’inizio e lo ha lasciato sul terreno di gioco pure nei primi minuti della seconda frazione. Poco meno di un’ora per Martino, che si avvia a recuperare protagonismo dopo la sosta. Per l’allenatore di Melito Porto Salvo si tratta di un recupero importante poiché il terzino garantisce duttilità d’impiego. Il modenese può giocare tanto a destra (settore del terreno di gioco in cui in sua assenza si sono disimpegnati Andrea Rispoli e Baldovino Cimino), suo ruolo naturale, quanto sulla corsia mancina. In questa zona, può tornare parecchio utile dal momento che Caserta si è trovato spesso con il solo Tommaso D’Orazio disponibile. Il tecnico, in alcuni momenti puntuali delle gare giocate in questi mesi, ha risposto all’esigenza utilizzando Alessandro Fontanarosa sull’out mancino. Il difensore centrale classe 2003 di San Giovanni Vesuviano ha già ricoperto questo ruolo nel settore giovanile nerazzurro ma rimane di base un centrale prestato alla causa. Martino, adesso, si configura come un’ulteriore alternativa di garanzia, in attesa di recuperare pienamente Salvatore Dario La Vardera. Il cursore palermitano, sul quale il Cosenza punta in chiave futura, è stato spesso fuori per infortunio. Dopo aver superato i problemi legati alla pubalgia, ha accusato altri fastidi fisici e di fatto non ha accumulato alcun minuto fino a questo punto della stagione. Il siciliano, peraltro, ha marcato visita pure a Rossano, quando Caserta ha portato con sé il 2006 Antonio Barone, elemento giunto in estate dal Benevento e che si sta mettendo in mostra con la Primavera di Antonio Gatto (due gol in quattro partite partendo come quinto di sinistra nel 3-5-2 organizzato dall’allenatore lametino). Considerata anche la crescita esponenziale di Cimino, Martino potrebbe trasferirsi saltuariamente dal lato opposto per far rifiatare D’Orazio, almeno fino a gennaio. Durante il calciomercato di invernale, poi, Gemmi, Caserta e la Società silana stileranno nuove valutazioni per comprendere se è il caso di intervenire, puntellando la rosa sugli esterni bassi di difesa, oppure continuare a dare fiducia agli stessi uomini sui quali si è deciso di puntare ad inizio anno. Caserta e Gemmi, a fine agosto, non hanno mostrato timori a riguardo. Numericamente, le caselle risultano adeguate alle esigenze ma non sono da escludere altre riflessioni più avanti. Le gare previste fino al termine del girone d’andata, dunque, orienteranno le strategie di mercato della dirigenza silana. La rosa, per ora, non ha mostrato criticità particolari e ciò darà la possibilità di ponderare le mosse con calma ed una necessità molto meno pressante rispetto agli scorsi anni.