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Cosenza, ritrovato Florenzi: è lui l'arma in più nelle ultime otto partite di campionato

Aldo Florenzi

Aldo Florenzi proverà a sfruttare le ultime otto chance che gli offre il campionato per tornare al centro della scena e far ammirare le sue giocate, che si sono rivelate più volte decisive nel momento in cui ha spiccato il volo dal settore giovanile rossoblù, prima della partita di Coppa Italia di agosto 2021 contro la Fiorentina.
Le sue prestazioni da oltre un anno a questa parte hanno risentito dei problemi fisici che lo hanno assillato. Il classe 2002 sardo ha voglia di recuperare quel tempo perduto. Da qualche mese ha cambiato agente, dopo la rottura con Ermanno Cordua ha scelto di affidarsi anche lui – come altri elementi presenti in rosa – a Vincenzo Pisacane, ed è desideroso più che mai di ritrovare la sua migliore versione per tornare a far parlare prepotentemente di sé durante il prossimo calciomercato estivo.
Insomma, la sua fase di rilancio è in piena attuazione. Nelle due partite disputate prima della sosta Florenzi ha ritrovato la maglia da titolare per due volte consecutive. Un fatto quasi inedito in questa stagione. Solo per due volte, infatti, era capitato: un a prima volta nelle partite con Parma (90’ in campo) e Bari (45’) e poi ancora contro Sudtirol (71’) e Pisa (56’).
Ora ha rialzato la mano e si è proposto per far tornare la luce nel Cosenza, come fece quando sorprese tutti per il brutale impatto avuto nei meccanismi tattici dei silani. Con il Cittadella è rimasto sul prato verde fino al termine, impegnando Maniero nel finale della sfida del “Marulla”, con la Ternana è invece “durato” 67 minuti.
Per Viali è un’arma in più poiché può diventare una sorta di coltellino svizzero in grado di cambiare posizione in campo e ridisegnare il sistema di gioco senza dover procedere ad alcun cambio. Anche il club confida di rivedere il vero Florenzi per vedere rilanciare quello che rimane con ogni probabilità il patrimonio più importante di via degli Stadi, considerate età, durata contrattuale e capacità dimostrate in Serie B.
Rispetto al passato, quando molte delle aspettative erano riposte su di lui, non è più nevralgico come allora nelle “preghiere” dei tifosi, che in Tutino, Marras, Antonucci hanno visto i destinatari principali della propria fede. E forse è stato anche questo “calo di aspettative” a farlo sentire meno importante, messo in un angolo.
Nelle otto giornate che separano il gruppo di Viali dalla linea del traguardo però ci sarà bisogno delle qualità e del suo “sorriso” per raggiungere l’obiettivo. La sua capacità di creare superiorità mediante il dribbling è un fattore del quale il Cosenza ha bisogno per risultare pericoloso in zona gol e concretizzare la mole di gioco prodotta fino alla trequarti. Dovrà anche tentare di mettersi in proprio e riassaporare la via del gol.
Gli unici tre della passata stagione, contro Modena, Palermo e Parma, sono finiti sotto un cumulo di polvere. Tre reti però pesantissime per il raggiungimento di altrettanti successi di misura.

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