L’Unical accoglie l’ex campionessa di tennis Raffaella Reggi, ospite del Campus insieme al giornalista Paolo Ghisoni in occasione del workshop organizzato con gli studenti universitari. Prima dell’incontro, l’inedita coppia si è dedicata a un doppio sulla terra rossa insieme ai docenti dell’Unical Piero Guido e Giuseppe Pellegrino
Raffaella Reggi era una campionessa del tennis italiano quando ergersi in alto nelle classifiche era praticamente impossibile. Oggi i tennisti e le tenniste azzurre hanno abituato bene gli italiani e si dà quasi per scontato la presenza di un numero uno al mondo come Sinner, avere 11 atleti nella Top 100 o poter contare su un fenomeno come Paolini nel femminile. “Ecco, a questo aspetto bisognerebbe farci caso”, sottolinea Reggi, impegnata in una esibizione di benvenuto all’Unical, dove è ospite insieme al giornalista Paolo Ghisoni. “Stiamo vivendo un’epoca bellissima e non affatto scontata. Sono a Sky da 22 anni e, oggi, stiamo commentando una fase splendida. Spero che possano arrivare altri Sinner: conto su Nardi, talento in ascesa, e occhio al baby Cinà. Nel femminile Paolini si sta riprendendo alla grande”. Raffaella Reggi è all’Unical per parlare di sport e di tennis insieme a Ghisoni, in una sorta di podcast specializzato e itinerante. Ha trovato un ambiente accogliente e… sorprendente. “Dopo aver visto il Campus, è stato come essere catapultata ai tempi della Bollettieri Academy, negli States. Complimenti per la struttura”. E via sotto con un’altra volée, perché le stimmate della campionessa non le porta via neanche il tempo.
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