Cosenza

Martedì 30 Settembre 2025

Italvolley, il Mondiale è anche un po’ di Lavia: lo schiacciatore calabrese di Rossano

Ha «aspettato un po’ prima di pubblicare, perché trovare le parole per raccontare un’emozione tanto grande non è semplice. Beh, non le ho ancora trovate, ma forse il senso dello sport, quello vero, è proprio qui. Ci fa vivere delle emozioni che non si riescono ad esprimere. Sono orgoglioso, felice e grato. E se le mani ancora sono un po’ tremanti mentre scrivo questo post, di certo non lo è la convinzione di essere parte di un gruppo eccezionale. Siamo ancora campioni del Mondo. Grazie». È attraverso queste poche, ma intense parole che Daniele Lavia, schiacciatore calabrese (nato a Cariati, ma cresciuto a Corigliano Rossano) della nazionale italiana di pallavolo, ha voluto esultare per la splendida vittoria ottenuta dagli azzurri capaci di battere la Bulgaria di Blengini (3-1) e salire sul tetto del mondo per la seconda volta consecutiva vincendo il Mondiale nelle Filippine. Ha vissuto momenti difficili Daniele, in quest’ultimo periodo, dopo il brutto infortunio subito alla mano proprio durante il ritiro azzurro in preparazione alla manifestazione iridata. A fine agosto il martello figlio della Calabria si è dovuto arrendere alla brutale fatalità: un peso di 15 chili gli è caduto sulla mano e gli si sono letteralmente “esplose” due dita. Una dinamica terribile di un infortunio che ha tenuto in apprensione staff e compagni e che poteva avere conseguenze ancor più gravi. Le immagini di Lavia, ospite negli studi di Raidue, in collegamento con la squadra dopo la vittoria, hanno fatto il giro del mondo. La dedica è arrivata da tutti i compagni di squadra che hanno battuto la Bulgaria (3-1) in finale. Simone Giannelli si è messo la sua maglia (la 15): «È per te Dani». Anche gli altri lo hanno salutato e baciato a distanza. Yuri Romanò: «Dani sei bellissimo». Pure il ct Fefé De Giorgi: «Dani è stato bravissimo. Ieri mi ha chiamato e mi ha detto: “Posso fare un saluto alla squadra?”. Ci ha emozionato». Momenti che resteranno impressi nella mente e nel cuore di un ragazzone di Calabria dai modi gentili e capace di sprigionare, in campo, energia e tecnica allo stato puro. A novembre compirà 26 anni, ma è già uno dei veterani di una nazionale giovane e sbarazzina. A neanche 20 anni, Lavia iniziò il suo percorso con la nazionale maggiore convocato dall’allora coach Blengini per la Nations League del 2019, per la decisiva partita di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 contro la Serbia e ai campionati europei. Da lì prese le redini del reparto schiacciatori insieme all’altro grande campione, Michieletto (Mvp del mondiale appena in archivio). Quindi il trionfo al Mondiale del 2021 e ora lo sguardo a Los Angeles 2028 con il sogno olimpico nel cassetto.

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