"La grave situazione di dissesto idrogeologico in cui versa il territorio della Regione Calabra è ben nota a tutti, ma a parte qualche intervento estemporaneo in occasione del verificarsi di eventi, niente viene fatto per mettere preventivamente in sicurezza il territorio". E' la denuncia di Confagricoltura Cosenza che aveva più volte denunciato la situazione di grave pericolo in cui venivano a trovarsi circa 700 ettari di terreni coltivati prevalentemente ad agrumi siti nel Comune di Corigliano, a causa della situazione di precarietà degli argini del Fiume Crati (il più grande della Calabria). Purtroppo nella notte di Mercoledì, quanto si temeva è avvenuto, infatti il Fiume Crati è esondato allagando completamente le Contrade di Thurio e Ministalla arrivando addirittura a lambire la ex SS 106 provocando ingenti danni alle aziende agricole site nel territorio che si trovano in pieno periodo di raccolta del frutto (clementine). Le immagini parlano da sole.