“Il presidio di Libera che inauguriamo è un seme, un segno di speranza, un pungolo coerente e creativo per tutti noi cittadini di Cassano. Un segno, uno strumento, una comunità di speranza”. Lo ha sottolineato ieri sera il vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio, Francesco Savino, nella basilica cattedrale per la cerimonia e d’inaugurazione in città d’un avamposto dell’Associazione nomi e numeri contro la mafia alla presenza, tra gli altri, del presidente di Libera don Luigi Ciotti, del referente regionale don Ennio Stamile, del prefetto di Cosenza Paola Galeone, del procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla e di altre autorità civili, militari e istituzionali. Il presidio è intitolato a Fazio Cirolla, vittima innocente della ‘ndrangheta sotto gli occhi terrorizzati del figlioletto che ieri, ormai adolescente, era in basilica assieme alla mamma e alla nonna. Don Francesco ha notato che si tratta della terza visita a Cassano di don Ciotti nei suoi primi quattro anni di episcopato in terra calabra. Ecco perché il presule ha lanciato l’idea di attribuire la cittadinanza onoraria a don Luigi che nel suo intervento a fondatori e componenti del presidio ha chiesto “umiltà, concretezza, piedi per terra, vita. È il noi che vince. Il Vangelo non si esibisce ma si vive”. Il presidente di Libera ha poi ricordato l’impegno decennale al fianco della associazione di monsignor Savino che da giovane sacerdote fu il primo referente di Libera in Puglia. Quindi ha sottolineato la presenza stasera in cattedrale anche dei familiari di Giuseppe Cirigliano, ucciso da un malvivente durante la rapina ai danni della sua tabaccheria a Lauropoli.