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Prima campanella a Cosenza, mamme in... cattedra - Foto

Non potranno comprare il panino da “Ritacco”, contrabbandare lecca lecca delle Spice Girls o scambiare figurine dei Pokemon. Ma non vuol dire che per i seienni cosentini, che domani siederanno tra i banchi di scuola per la prima volta, le emozioni non siano quelle di sempre.

Passano gli anni, del resto, e le cose non cambiano. Anche i bambini del nuovo millennio si porteranno dietro merenda e genitori con auto in doppia fila. In aggiunta, ci sarà qualche nonno che smanetterà coi video del nipote in fiocco blu da inoltrare a tutta la rubrica. Cosa si prevede in pieno centro città, per l'assoluto primo giorno di scuola di tantissimi infanti, non è dato sapere ai deboli di cuore. Ansia e trepidazione viaggiano, infatti, sul WhatsApp di chi si è ritrovato nel gruppo carbonaro “mamme” e ora, senza tregua notturna, discute di grembiuli, zaini e persino di regali di Natale alle maestre.

Parlano le mamme

«La chat dell'asilo si è trasformata in quella della prima elementare», spiega Elsa Iannone, che si prepara ad accompagnare Pierfrancesco davanti alla scuola di via Negroni. «Sono in mega agitazione, al contrario di mio figlio che non vede l'ora di mettersi a studiare - aggiunge -. Con sé avrà tutto il necessario per affrontare la nuova avventura: grembiule, zaino dei dinosauri, astuccio e quaderni. Ho speso circa 200 euro e, per fortuna, i libri, con le cedole, sono gratuiti». Stessa scuola, stessa spesa e stessa agitazione per Daniela Rizzo, mamma di Francesca, che dichiara: «Sono preoccupatissima. Per quanto mia figlia non abbia problemi relazionali, ho paura che non possa trovare lo stesso ambiente dell'asilo. La spesa affrontata - rende ancora noto - si è aggirata intorno ai 150-200 euro e siamo stati fortunati perché Francesca è nata il 15 agosto quindi ha ricevuto accessori scolastici in regalo». Preoccupata anche Linda Suriano che accompagnerà a piedi, insieme al marito, la primogenita Viola alla “Lydia Plastina Pizzuti” di via Roma. «Il primo giorno per le prime classi è previsto per martedì 17 con la festa dell'accoglienza - dice - Cerco di non trasmettere alla bambina la mia ansia e intanto sto già pensando alla merenda. Le preparerò un genuino panino con prosciutto». Più tranquilla, invece, Lidia Palmieri. Anche lei ha iscritto Francesco alla “Pizzuti”. «Mio marito ha preso un giorno di ferie per esserci - afferma la mamma -. È un giorno speciale e siamo sereni». Segue Maria Guarino, mamma di Laura: «Mia figlia è entusiasta di affrontare una nuova esperienza e io lo sono con lei».

Buone pratiche

Più rodata è Rossana Spataro: «Mia figlia Karolsilvana frequenterà la terza elementare alla “Pizzuti”, sono molto tranquilla, l'ambiente scolastico è davvero soddisfacente. Grazie alle maestre i bimbi possono usare i quaderni con pagine ancora vuote dell'anno scorso e la scuola stessa fornirà un diario, uguale per tutti. Contrarie alle bottigliette di plastica, ci hanno anche consigliato di acquistare la borraccia sostitutiva». C'è da dire, inoltre, che fino al 20 settembre sarà attivo, in via Isonzo 49, il punto di raccolta del materiale scolastico da donare ai bambini bisognosi. L'iniziativa è dell'associazione Niki Aprile Gatti che, coi contributi del Comitato Piazza Piccola, di Tutto Cosenza e di altri donatori, sta consegnando zaini e quaderni ai bimbi.

L'ultimo primo giorno

Anche per chi è arrivato alla fine del percorso le emozioni non cambiano. Anna Dodero, domani quinta liceo al Fermi, ai genitori dei nuovi alunni dà un consiglio: «Fate capire ai vostri figli che anche da soli possono farcela. Io alle elementari non riuscivo a leggere a causa di un problema alla vista, sono rimasta indietro, però poi ho recuperato e con le mie forze sono riuscita ad ottenere ottimi voti». E questo è un vero augurio.

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