Nella mattinata odierna, nella chiesa di San Nicola, l’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, S.E. Reverendissima Mons. Nolè, ha celebrato una solenne funzione in onore della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri. Una celebrazione che quest’anno ha assunto un valore del tutto particolare, considerato che Cosenza, come il resto del Paese, è nel pieno di una drammatica emergenza epidemiologica. Purtroppo la prudenza e la cautela, che sono doverose in questa grave situazione, hanno indotto a limitare la partecipazione alla funzione ad una ridotta rappresentanza di militari del Comando Provinciale e delle Compagnie di Cosenza e Rende. Non è stato neanche possibile condividere il momento di preghiera con le Autorità locali, con le varie Associazioni dei Carabinieri non più in servizio attivo del territorio, con i Sindaci in rappresentanza dei 150 Comuni della provincia e, soprattutto, con le nutrite scolaresche che, come è consuetudine, ogni anno hanno sempre gremito la chiesa e con la loro partecipazione viva hanno di fatto voluto comunicare con forza e semplicità il loro calore ed il loro affetto ai Carabinieri, che è lo stesso di tutta la comunità cosentina. Nel corso della celebrazione si è levata la preghiera del Carabiniere alla Vergine Maria per chiederne il conforto e la protezione, con la conclusiva solenne invocazione: “Suscita in ognuno di noi l’entusiasmo di testimoniare con la fedeltà sino alla morte l’amore a Dio e ai fratelli italiani”. Al termine della Santa Messa, il Colonnello Piero Sutera, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, nel ringraziare l’Arcivescovo per l’affettuosa e premurosa vicinanza all’Arma dimostrata con la sua presenza, è intervenuto per sottolineare il valore straordinario della “fedeltà ai principi ed ai valori che costituiscono il patrimonio morale, l’essenza, la radice stessa dell’Arma; fedeltà che per i Carabinieri, ancora più concretamente, si sostanzia nel porsi ogni giorno, in ogni circostanza al servizio della collettività in modo silenzioso”, aggiungendo in particolare che “i fatti, ancora una volta, testimoniano la straordinaria prova di fedeltà all’Italia ed agli italiani che i Carabinieri stanno offrendo in un momento così difficile, non facendo mai mancare prossimità, vicinanza, protezione, ascolto, ponendosi quale rassicurante punto di riferimento, permanendo - pur in una situazione di disorientamento generale – straordinario fattore di coesione sociale”. A conclusione della cerimonia religiosa, in un momento di commosso raccoglimento sono stati ricordati i 14 Carabinieri ad oggi deceduti a causa della pandemia e tutti i Caduti dell’Arma, racchiudendo in un abbraccio simbolico le loro famiglie.