E' arrivato alle 19,20 nell'ospedale militare allestito a Cosenza, il primo paziente contagiato dal Covid-19 proveniente dal nosocomio civile dell'Annunziata. La struttura militare conta su un team di “professionisti” allenati ad operare nei contesti difficili di guerra. All’interno del campo lavorano 30 persone tra personale medico e infermieristico, dirette da un cardiologo anestesista che può contare sull’apporto costante di uno psichiatra, un patologo clinico, un immunologo ematico, un ortopedico, un chirurgo toracico, un medico del 118, un radioterapista e un farmacista. Con loro sono operativi anche 4 infermieri con esperienza nei reparti covid, 4 infermieri per area critica, due tecnici anestesisti, due strumentisti, due infermieri con esperienza di emergenza-urgenza, un infermiere di malattie infettive, un Mins (Majour Incident Medical Management), un infermiere di rianimazione, un infermiere per la sala operatoria, una osteopata, un soccorritore militare medevac e un istruttore Blsd (Basic, Life, Support, Defibrillation). Insomma, c’è il meglio delle professionalità sanitarie della nostre Forze armate. «Siamo qui» spiega il generale Roberto Nardone «per offrire il massimo supporto alla comunità». Una comunità che ringrazia con le parole del sindaco, Mario Occhiuto: «Siamo grati ai nostri militari per l’impegno che stanno mostrando, per la celerità con cui sono intervenuti mettendo in piedi una struttura di altissimo livello»