Cosenza

Lunedì 25 Novembre 2024

Fine della querelle “Terme Luigiane”: beni restituiti e livelli occupazionali garantiti

Gli amministratori si sono incontrati ieri
 
Il sit-in dei lavoratori nei giorni scorsi
 
 
Una delle proteste
Una manifestazione dei lavoratori delle Terme Luigiane
Le Terme Luigiane
 
 

Si chiude la querelle sui beni delle Terme Luigiane: c’è l’accordo sulla riconsegna ai Comuni. Dopo cinque ore di dibattito serrato, la Sateca – storica società che ha gestito il complesso - e le amministrazioni comunali hanno avviato l’iter che porterà alla restituzione ai comuni di Guardia Piemontese e Acquappesa dei beni mobili e immobili all’interno del complesso termale. Le operazioni prenderanno il via lunedì prossimo e si concluderanno entro il 21 gennaio. Nell’area dello stabilimento oltre agli amministratori dei due Comuni, in mattinata, sono giunti anche i dirigenti della Sateca. Le delegazioni hanno poi lasciato il complesso per recarsi in Municipio.

Parola agli amministratori

«A vincere, alla fine, è stato il buonsenso. Con l’accordo, siglato tra i comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese e la Sateca Spa, si sono infatti salvaguardati i livelli occupazionali», affermano i sindaci dei due comuni tirrenici, «e nel contempo, sono iniziate le procedure di riconsegna dei beni di proprietà dei due comuni. Il contratto di concessione della Sateca, lo ricordiamo, era già scaduto nel 2016. Così come, il 31 dicembre scorso, erano scaduti anche i termini della prosecuzione delle attività, scaturita da un accordo firmato, tra le parti, in Prefettura. Siamo soddisfatti e felici del risultato raggiunto e per aver salvaguardato gli attuali livelli occupazionali, che ruotano attorno al compendio termale». Dichiarazioni cariche di gioia quelle di Francesco Tripicchio e Vincenzo Rocchetti, assistiti dagli avvocati Giuseppe Porzio e Monica Santoro. «Una soddisfazione, resa tale anche dalla riconsegna dei beni, iniziata oggi, che ci consentirà di concludere la redazione del bando”. Nel corso dell'incontro, la Sateca era rappresentata da Dante Ferrari e Sonia Ferrari, assistiti dall’avvocato Enzo Paolini.

 

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