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Chi era San Valentino e perché è la festa degli innamorati? Le reliquie a Belvedere Marittimo a Cosenza

Nel Convento dei Frati Cappuccini, sono conservate, da circa trecento anni, ancora perfettamente conservate, parte delle reliquie di San Valentino. Ecco la storia del vescovo legato indissolubilmente all'amore

Il paese dell'amore si trova in Calabria, per la precisione, in provincia di Cosenza. Si tratta di Belvedere Marittimo dove, nel Convento dei Frati Cappuccini, sono conservate, da circa trecento anni, ancora perfettamente conservate, parte delle reliquie di San Valentino, la cui autenticità è confermata dalla lettera inviata dagli uffici papali dal cardinale Gaspare del Carmine datata 26 maggio 1700 a Valentino Cinelli, il quale diventa possessore dell’urna.

Nella lettera si attesta che il “Santo sangue con frammenti di ossa, tratto dal corpo di San Valentino dal cimitero di Cipriano, sono stati posti in un’urna di legno ben chiusa e legata con filo di seta di colore rosso e segnata con il sigillo”. La veridicità delle reliquie è attestata dal Notaio Francesco La Regina. Ed è proprio a Belvedere Marittimo che ogni anno si incontrano (o meglio si incontravano vista la pandemia che ha proibito gli assembramenti) non solo fidanzati che si giuravano amore eterno ma anche coppie di sposi che festeggiavano le nozze d’argento (25 anni d’amore), le nozze d’oro (50 anni di comprensione), quelle di diamante (60 anni di complicità) e le nozze di ferro (70 anni insieme).

Ma come mai San Valentino è legato all'amore? Si dice che un giorno San Valentino, vescovo romano, nato a Interamna Nahars, l’attuale Terni, nel 176 d.C., sentì passare, vicino al suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Allora gli andò incontro con in mano una rosa che regalò loro, pregandoli di riconciliarsi stringendo insieme il gambo della stessa, facendo attenzione a non pungersi e pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore. Qualche tempo dopo la coppia gli chiese la benedizione del loro matrimonio. Si trattava di un legionario romano e di una donna cristiana. Quando la storia si diffuse, molti decisero di andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese, il giorno dedicato alle benedizioni. Poi la data è stata ristretta solo a febbraio, perché in quel giorno del 273 San Valentino morì. Da qui il legame indissolubile con gli innamorati e l'amore.

Un'altra delle più famose leggende racconta che San Valentino regalò a una giovane povera la dote necessaria al matrimonio, in questo modo rendendolo possibile (niente dote, niente nozze) e di conseguenza salvandola dalla perdizione. Insomma, un atto di generosità, o se vogliamo d'amore nel senso più ampio del termine, finalizzato al trionfo dell'amore come legame benedetto da un sacramento.

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