Riapre al culto, dopo 9 anni, il santuario di Santa Maria Odigitria di San Basile. Il terremoto del 2012 aveva lesionato e reso inagibile la struttura. Quello che è definito uno "scrigno di bellezza architettonica e spirituale, centro nevralgico della spiritualità bizantina dell'area del Pollino è ritornato in possesso della comunità e del territorio" è stato ristrutturato e messo in sicurezza grazie ai fondi messi a disposizione dall'Ente Parco del Pollino e dalla Cei. In piena sinergia con l'Eparchia di Lungro guidata dal Vescovo Donato Oliverio, con il parroco don Mario Aluise, il santuario è stato riconsegnato alla popolazione nel giorno più solenne e importante per la comunità di San Basile. E' iniziato ieri, infatti, con la riapertura al culto, il ciclo delle feste patronali della cittadina arbereshe guidata dal sindaco Vincenzo Tamburi che insieme alla giunta ha presenziato al momento della riconsegna alla comunità del Monastero Basiliano. Suggestiva la cerimonia che ha riportato nella sua "casa" spirituale la Madonna Odigitria alla presenza del vescovo di Lungro monsignor Donato Oliverio. "Riconsegniamo alla comunità e al territorio un luogo di incommensurabile bellezza spirituale e architettonica", ha commentato il sindaco di San Basile, Vincenzo Tamburi. "E' per noi tutti - ha evidenziato il primo cittadino di San Basile - un momento di gioia, emozione e speranza raggiunto grazie al lavoro di squadra tra noi e il vescovo della diocesi Donato Oliverio, don Mario Aluise e il suo comitato parrocchiale, l'Ente Parco del Pollino e soprattutto grazie alla pazienza e generosità dei tanti cittadini di San Basile. Da oggi riapre un luogo simbolo della nostra comunità che ritorna a rivivere e che dobbiamo custodire impreziosendone - ha concluso il sindaco Tamburi - il valore e la sua portata spirituale". Al Monastero torneranno ad essere svolte le funzioni religiose proprio grazie alla presenza del parroco don Mario Aluise.