«Sono molto contento di averci creduto e di aver contribuito alla realizzazione di un’opera fondamentale per un territorio che patisce gravi carenze sanitarie, negli anni accentuate da una evidente disattenzione istituzionale». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, durante un sopralluogo sul cantiere del nuovo ospedale della Sibaritide. Presenti anche il dirigente regionale e responsabile del procedimento, Domenico Pallaria, il dirigente del settore Edilizia sanitaria, Pasquale Gidaro, il presidente della società appaltante, “D’Agostino Costruzioni”, Angelo Antonio D’Agostino, e il responsabile tecnico del concessionario, Giovanni Loglisci.
"Struttura importante"
«Un sopralluogo a sorpresa, quello di oggi – ha aggiunto Spirlì –, per verificare di persona cosa sta accadendo. La grande soddisfazione è vedere i grandi sviluppi di un cantiere partito solo tre mesi fa, quando ho autorizzato l’inizio dei lavori. Era necessario un pizzico di coraggio per garantire ai calabresi la nascita di un ospedale con 376 posti di degenza: 330 posti ordinari e 46 posti di terapia intensiva. Sarà una struttura molto importante che andrà a sostituire i vecchi plessi di Rossano e Corigliano, ottimizzando l’offerta sanitaria in un territorio che ne ha assoluta necessità». «Sono molto soddisfatto – ha sottolineato ancora il presidente – di vedere che siamo già in fase avanzatissima. Entro la fine di questa estate, avremo già la copertura di un primo piano del plesso e molto velocemente si andrà verso la realizzazione degli altri tre».
L'opera
La realizzazione dell’ospedale della Sibaritide prevede una dotazione generale di 376 posti letto. L’importo complessivo dell’opera, che risale a un Accordo di programma del 2007, è di 143 milioni di euro. L’approvazione definitiva del progetto risale al maggio 2019. Lo scorso 3 novembre il presidente Spirlì ha firmato la consegna dei lavori. Attualmente sono in corso le lavorazioni relative all'armatura delle travi di fondazione dell'edificio ospedaliero e al getto di pilastri, travi e solai dell'edificio tecnologico. La conclusione è prevista per la fine del 2023.