Sequestrato nella tarda mattinata di oggi quel che resta del depuratore dell'Olivaro che negli anni creò una miriade di problemi, legati anche agli odori nausebondi che si percepivano oltre che nel quartiere dell'Olivaro, ma pure di Palla-Palla, e nella zona a valle di via Panoramica. L'ennesimo mancato funzionamento con le acque non depurate che sversavano nel Neto che è pressoché attiguo agli impianti. Da qui il sequestro operato dai carabinieri forestali di stanza in città e coordinati dal Comando provinciale di Cosenza. Un'altra gatta da pelare dunque per l'Amministrazione civica per una problematica, forse, mai risolta definitivamente. Fu l'assessore alle Finanze della prima Giunta Belcastro, Gerardo Longo, tra il 2016 e il 2017 che cercò di risolvere l'annosa problematica, anche per ridurre i costi connessi ad un sistema di "pompaggio" delle acque il cui costo s'aggirava ad 11mila euro al mese. Longo, stimato tributarista della città, e considerato tra i migliori assessori di sempre.., clamorosamente, fu sostituto e l'opera alla quale ci aveva pure lavorato l'ex assessore Saverio Oliverio (altro amministratore competente) rimase non completata del tutto, perché tutto dovrebbe defluire per caduta. Ed invece qualcosa si è inceppata ed è tornato il cattivo odore e lo sversamento di acque sporche nel Neto.
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