Un’altra estate sta passando tra il degrado e l’incuria più assoluta. Polvere, calcinacci, erba alta, ratti, fogne a cielo aperto e addirittura in una fogna passa il tubo dell’acqua potabile. È questa la situazione che stanno vivendo i residenti di via Verdi, a Taverna di Montalto Uffugo, ormai da anni, a causa dei lavori a rilento della rete ferroviaria. Residenti che sono stati anche beffati perché sul cartello esposto nel cantiere dei lavori per il sottopasso ferroviario di Taverna la data di consegna dell’opera ultimata era stata aggiornata al 30 giugno scorso. Data ormai trascorsa da due mesi e, non solo l’opera non è stata assolutamente completata ma, addirittura, in queste ultime settimane il cantiere è stato completamente fermo. Una situazione grave e piena di disagi per gli abitanti di questa zona nei confronti dei quali, chi di competenza sta mancando di rispetto. Cittadini, da anni, troppi, abbandonati nel degrado più totale. L’estate “mangiano” polvere, l’inverno acqua e fango e fanno i conti con i gravi disagi dovuti ai lavori fermi per l’ammodernamento della rete ferroviaria e la conseguente chiusura di questa strada della frazione montaltese. Malgrado sia stata creata una viabilità alternativa, prima dello sbarramento al transito dell’arteria principale, i cittadini protestano per come tutta l’area sia ridotta comunque ad un ghetto. I lavori sono a rilento, anzi fermi, già da molto tempo prima del Covid. «Siamo stati beffati ancora – commentano adirati i cittadini – nemmeno in un campo profughi si vedono queste cose. La nostra pazienza è finita, su via Verdi non si può più vivere».