Anche il cielo questa sera sembrava piangere la morte di Elisabetta Sunday. La pioggia cadeva copiosa sui volti rigati dalle lacrime dei familiari della giovane 27 enne travolta e uccisa da un'auto, lo scorso 8 novembre, su via Pietro Mascagni, strada che collega la frazione di Settimo al centro storico di Montalto Uffugo. Oggi Elisabetta si sarebbe dovuta sposare ma questo terribile giorno non è stato scandito dai confetti bensì da fiaccole accese per ricordare il tragico destino di questa giovane donna che mentre tornava verso la propria abitazione è stata investita. Fiaccole accese anche per chiedere giustizia per la 27 enne rimasta più di 40 minuti agonizzante sull'asfalto perché il suo investitore non si è fermato a prestare soccorso, sostenendo, davanti agli inquirenti una volta individuato e raggiunto, che non si sarebbe accorto della sciagura ma il tonfo l'avrebbe attribuito ad una buca presa.
Una fiaccolata, quella di oggi, fortemente voluta dall’Imam Ahmed Berraou, rappresentnte del Co-Mi-Cos – coordinamento migranti di Cosenza – che include varie comunità straniere, nigeriana africana, che vivono nel cosentino, per porre l’accento anche sulla pericolosità dell’arteria di via Mascagni. Non camminavano, infatti, tra lacrime e silenzio i familiari della vittima ma anche cittadini e residenti della zona per dire basta alla pericolosità di questa strada da anni denunciata. «Di quanto sangue ancora deve macchiarsi via Mascagni prima che si prendano provvedimenti seri?-commentano i cittadini- siamo stanchi ed indignati di piangere tragedie annunciate come questa».
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