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Prima il Covid e ora la guerra, testimonianza da San Lucido: “Ho compagna e figlia bloccate lì”

Ha la voce rotta dall'emozione il 58enne Marcello Curatolo. L'incubo della guerra che si è materializzato in Ucraina da ieri mattina è anche il suo incubo. Perché nell'area più calda nel mondo ci sono anche la compagna Victoria (43 anni) e la piccola Camilla Carmela (di 9 mesi) del commerciante di San Lucido. A Odessa, per la precisione, dove abitano anche i genitori della compagna ucraina di Curatolo. «La percezione che c'è lì della guerra è diversa, paradossalmente hanno meno informazioni rispetto a quelle che abbiamo noi, ma è chiaro che alberga grande preoccupazione. Sono tutti bloccati». Il conflitto divampa in Ucraina e nessuno può sentirsi al sicuro, mentre di imboccare la strada verso l'Italia, al momento, non se ne parla. I voli civili dall'Ucraina sono stati bloccati. «Non c'è contezza rispetto a quando questa situazione possa sbloccarsi. Pensare a un rientro, ora come ora, è da escludere». Ma c'è di più, il rientro della signora Victoria e della bimba a San Lucido era previsto per il 15 ma qualcosa è andato storto. E qui sale in cattedra l'altro grande elemento di rottura con la normalità di questa epoca: «Il tampone Covid della mia compagna è risultata positivo ed è stata bloccata a Odessa. Le sento spesso, hanno anche paura ad aprire semplicemente le finestre o a uscire di casa». Oltre al danno la beffa. Victoria e la piccola Camilla Carmela aspettano di rientrare. A San Lucido c'è chi le accoglierebbe con le braccia aperte, ma ancora non è momento.

Si ringrazia per la collaborazione il corrispondente da Paola Francesco Maria Storino

 

 

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