Un susseguirsi di trame, di storie che fermentano dentro altre storie. Vicende che raccontano sofferenza, lotta, dolore per i tanti morti e gioia per ciascun guarito. La pandemia è un concatenarsi di eventi e di cose che si infiltrano nelle nostre vite che abbiamo costretto a misurarsi, per la prima volta, con la quotidiana narrazione algebrica dei fatti per descrivere il mondo del Covid. Un mondo che nel Cosentino sembra rotolare, da qualche settimana, verso il bordo più rischioso con numeri mai visti. Tanti casi a referto anche ieri (+819), e altri morti (3). Nell’ultima settimana (quella compresa tra il 6 marzo e ieri), le diagnosi dichiarate dall’Asp nei report quotidiani sono state 5.186 con una incidenza cumulativa di 767 infezioni ogni 100mila abitanti. L’attuale scenario sprofonda in una contabilità dei positivi fuori controllo, con una crescita che sfiora il 60% negli ultimi sette giorni. Tra persone in isolamento domiciliare (18.070) e ricoverate in ospedale (92 in area medica e due in Rianimazione), in tutta la provincia sono attualmente esposti all’infezione 18.164 residenti. Ciò significa che ogni 50 cosentini c’è almeno un positivo. Una dimensione della malattia mai raggiunta nelle precedenti ondate. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud – Cosenza