Bomba d’acqua sulla Valle dell’Esaro. Sant’Agata travolta dal fiume di fango: scuole chiuse fino a oggi
Una vera e propria bomba d’acqua. Una cosa mai vista, a memoria d’uomo, da queste parti che ha messo praticamente in ginocchio la cittadina ed il suo territorio. Dal tardo pomeriggio di sabato e per diverse ore notturne fino a domenica mattina, il territorio santagatese è stato praticamente invaso dalla furia dell’acqua. Danni dappertutto per fortuna solo alle cose ma non alle persone, che comunque hanno indotto il sindaco Mario Nocito a trasmettere una segnalazione urgente per lo stato di calamità naturale. Basti pensare che è esondato il fiume Esaro che da qui ha origine, con l’acqua che ha invaso le strade con fango, detriti e quant’altro. Immediata è partita la macchina dei soccorsi effettuando sopralluoghi e verificando tutto il territorio: diverse le frane e gli smottamenti. Un plauso ai volontari del Gruppo comunale di Protezione civile per il ripristino della viabilità e per garantire la sicurezza dei cittadini, con gli stessi abitanti che – come abitudine da queste parti – si sono rimboccati le maniche per dare una mano d’aiuto. Sin da subito è stata riscontrata l’impraticabilità d’alcune strade comunali nelle contrade Caselle, Zavolino, Muscariello, ecc. Un violento nubifragio che ha reso comunque quasi impercorribili diverse carreggiate, in alcuni tratti anche l’unica provinciale (la 263) che attraversa l’abitato e che dall’entroterra porta verso il Tirreno. Dal Comune hanno fin da subito chiesto «collaborazione e raccomandato d’uscire di casa solo se strettamente necessario, attivando un numero telefonico per l’emergenza». Ci si è resi conto istantaneamente delle numerose situazioni di pericolo sul territorio facendo il possibile per intervenire e ripristinarlo quanto prima. Un ringraziamento è andato per questo a tutti i volontari santagatesi della Prociv ma anche alle ditte locali con ruspe e mezzi meccanici ed a chiunque ha collaborato facendo quasi l'impossibile di fronte a delle precipitazioni che non si ricordano davvero per intensità. Da “libro cuore” poi il salvataggio di un cagnolino dalle acque: stava per annegare. Allertata ovviamente la Centrale Operativa della Protezione Civile regionale perché fosse dichiarato lo stato di calamità naturale. La conta dei danni proseguirà nelle prossime ore, tempo permettendo, ma è inutile negarlo: saranno davvero ingenti. Chiuse, inoltre, le scuole di ogni ordine e grado nel territorio a causa delle avverse condizioni meteorologiche fino a oggi (martedì 10) con apposita ordinanza sindacale. Nel pomeriggio di ieri avrebbe dovuto disputarsi la partita di Prima categoria tra Sant’Agata e Mirto Crosia, ma la solerzia delle dirigenza santagatese nell’avvisare la squadra mirtese che doveva affrontare una delle trasferte più lunghe e la capacità di recepire l’emergenza da parte della Figc calabra, con in testa il presidente Saverio Mirarchi, hanno consentito di spostare la gara. I danni e i disagi potrebbero proseguire: la situazione è ancora difficile e si spera per questo nella clemenza del tempo.