Cosenza

Lunedì 25 Novembre 2024

La mattanza colpisce anche Mandatoriccio, 58 femminicidi in Italia nel 2022

 
 
 

Capitoli di violenza familiare fermentano quotidianamente nelle viscere della società dolente e fanno sprofondare il sipario sul rapporto di coppia. Sono racconti di dolore, di lacrime che si colorano di rosa entrando nella vita e nella morte delle sfortunate protagoniste. L’omicidio di Mimma Caliciuri, la docente in pensione di Mandatoriccio uccisa ieri dal marito, allarga le dimensioni di una contabilità del dolore che si fa pesante. Dall’inizio dell’anno, in Italia, sono già morte 58 donne per mano di uomini, mariti, fidanzati, amici, vicini di casa. Numeri che ci proiettano in un tempo in cui il sentimento dominante è quel senso di impotente disorientamento che ci fa sprofondare nelle tenebre. Sono tante tragedie che possono essere condensate in una sola trama. Tutte drammaticamente identiche. Lo scenario assemblato dalla statistica del fenomeno è quello di sciagure che chiudono il giro di un orizzonte relazionale. Comincia così il delirio che distilla il mal d’amore in un garbuglio esistenziale che si traduce nel mal di vivere. Dall’abisso della follia affiorano gli incubi sotto forma di ossessioni, di violenze, di privazioni. Lo sbocco naturale, spesso purtroppo, è la tragedia. E le vittime sono solo donne. Donne che amano, donne sole, costrette a inghiottire il dolore e la vergogna di quotidiane umiliazioni. Donne condannate a tacere i soprusi e le violenze da cui devono difendersi sui luoghi di lavoro, in ufficio, nei centri commerciali, nelle toilette, dentro le loro case. Donne indifese, abbandonate, senza tutela, mortificate, offese, costrette a subire molestie e tenere la bocca chiusa per pudore e per paura. Succede sempre più spesso, quando l’ossessione viaggia nelle cavità della mente e riemerge improvvisamente travolgendo la serenità di chi la patisce. E così dall’abisso della follia affiorano racconti di violenze domestiche che spingono in molti casi la donna verso l’ultima fermata della vita. La deriva familiare marca la differenza di genere trovando terreno fertile in una società sempre più priva d’anticorpi. Uno stato di salute fragile che favorisce inevitabilmente il dilagare di infezioni relazionali dall’esito imprevedibile. C’è un registro delle notizie di reato in ogni Stazione dei carabinieri, in ogni Commissariato di polizia, un registro sul quale vengono annotate anche le denunce quotidiane che hanno come parti offese le donne. La storia di Mandatoriccio è l’ennesima tragedia familiare. Una spaventosa storia, un dramma che trascina inevitabilmente le vicende della famiglia Carlino-Caliciuri fuori dai confini che delimitano la sfera privata. Non è ancora chiaro quello che sia realmente accaduto tra le mura di quella villetta dove Mimma e il marito Luigi avevano riunito le loro vite dopo aver vissuto e lavorato in Emilia. Quella casa, però, da ieri è diventata un bivio di trame in mezzo alle ipotesi investigative che si montano e si smontano col passare delle ore.

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