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Attentato a Belvedere Marittimo, bomba carta all'ingresso della camera mortuaria di una clinica

Nella tarda serata di ieri un ordigno è esploso davanti all’obitorio della ex clinica “Tricarico” di Belvedere Marittimo. Tanta paura, ma per fortuna non si sono registrati danni alle persone. Il forte boato ha attirato l’attenzione delle persone che hanno subito chiamato i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. La clinica, un tempo dei Tricarico, oggi si chiama “Tirrenia Hospital”. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i pompieri del distaccamento di Scalea e di Paola che hanno lavorato intensamente per spegnere le fiamme. Sul posto sono giunti anche i carabinieri della Compagnia di Scalea, guidati dal capitano Andrea D’Angelo, che hanno effettuato tutti gli accertamenti del caso.

La direzione: "Fare piena luce su questo vile gesto"

«In merito all’atto dinamitardo perpetrato ai danni della Tirrenia Hospital la direzione sanitaria manifesta la sua indignazione per ciò che è accaduto ritenendo non accettabile in alcun modo tale significativo avvenimento. Condanniamo duramente il vile gesto e chi lo ha compiuto». E’ quanto scrive la direzione del «Tirrenia hospital» di Belvedere Marittimo (Cs), in merito all’attentato subito nella serata di ieri quando ignoti ha fatto scoppiare un ordigno rudimentale che ha danneggiato l’ingresso della sala mortuaria della clinica.
«Quanto successo alla nostra struttura - dichiara la direzione sanitaria - fiore all’occhiello dell’intero territorio, ed impegnata quotidianamente al servizio della sanità e dei cittadini, non merita altro che una severa condanna da parte della società civile e di tutti i medici, gli operatori sanitari, i dipendenti tutti. Sono loro che ogni giorno operano per salvare vite umane alleviando le sofferenze di chi soffre: per questo motivo occorre discostarsi da azioni del genere. Non si può accettare che vengano perpetrate azioni dannose nei confronti di imprenditori e cittadini onesti che meritano un segnale concreto di solidarietà. L’impegno, insieme alle competenze ed alle professionalità di tutti noi, ad ogni modo, non verrà mai meno. Si faccia piena luce - è scritto infine - al più presto. Per la struttura, per la sanità, per i cittadini e pazienti»

 

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