Consorzio di Bonifica, le maestranze ritornano a scioperare. Dopo qualche giorno di stasi, i lavoratori dell'Ente consortile con sede in città, hanno ripreso lo stato di agitazione. All'appello mancano sei e in alcuni casi sette mensilità non pagate, ed è cosa nota che senza stipendio è difficile vivere, specie se, come in questo caso, si tratta di padri di famiglia, avanti con l'età, e con moglie e figli da mantenere. Per non parlare del caro vita che ormai sta tenendo in ansia gran parte dei nuclei familiari, con i beni primari aumentati a più non posso. La gente è allo stremo e non può più andare avanti. Da qui lo sciopero. Che ieri mattina è ripreso senza sosta alcuna. E che andrà avanti fino a quando non verrà trovata una degna e giusta soluzione all'annosa faccenda. Che continua a tenere in ansia decine di acquaioli che quotidianamente prestano il loro servizio per garantire l'irrigazione agli agricoltori dell'intera Sibaritide.