Vecchie ruggini mai sopite e il tarlo della gelosia. Potrebbero essere queste le chiavi di lettura del duplice tentato omicidio che è andato in scena domenica sera all’ombra dei bastioni del Castello Ducale nel centro storico di Corigliano. E forse potrebbero aprirsi anche nuovi scenari sul vero obiettivo che voleva colpire Natalino Pirro, 47 anni, del posto, quando, imbracciando un fucile, è entrato nel circolo ricreativo “La Torre” aprendo il fuoco. Qualcuno dei presenti ha descritto quegli attimi di puro terrore come una scena da Far West. Tavoli lanciati per aria e un fuggi fuggi generale per tentare di schivare i pallini dell’arma calibro 12 che l’uomo brandiva. Il quadro indiziario è ben chiaro ai carabinieri del reparto territoriale di Corigliano Rossano diretto dal colonnello Raffaele Giovinazzo, che nel giro di meno di due ore sono riusciti a rintracciare ed arrestare l’autore della sparatoria. In particolare i militari della dipendente Sezione Operativa del N.O.R. e della Stazione di Corigliano Centro, subito intervenuti, hanno lavorato tutta la notte per chiudere il cerchio attorno all’uomo ed anche alla sua complice, la moglie, di nazionalità bulgara, Larisa Parvanova di 51 anni arrestata nella notte assieme a lui. Massimo il riserbo degli inquirenti mentre si cerca di far combaciare ogni singolo tassello. A rimanere feriti nella sparatoria sono stati Paolo Algieri di 50 anni e Francesco Coppola di 58. Con quest’ultimo sembra che il Pirro già in passato avrebbe avuto qualche dissidio e di recente anche con il cugino, Pasquale Coppola, titolare proprio del circolo ricreativo dove è avvenuta la sparatoria, tanto che il commerciante pare abbia addirittura sporto più di una denuncia nei suoi confronti. Alla base di questa esasperazione forse la convinzione che i due rivolgessero degli sguardi di troppo alla moglie o che addirittura uno dei due potesse aver intrecciato una relazione con la compagna. Nel medesimo istante in cui risuonavano i colpi di pistola nel centro storico, a Schiavonea si assisteva ad una mega rissa tra extracomunitari scoppiata proprio davanti alla parrocchia di Santa Maria ad Nives con alcuni che hanno anche cercato di forzare il portone di ingresso della chiesa. Solo l’arrivo dei carabinieri ha fatto si che tutti si dileguassero per le vie della marina. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza