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Sistema di raccolta rifiuti inceppato a Cosenza, la protesta di Ecologia Oggi FOTO

L’iter per l’affidamento del servizio di igiene urbana è complesso. Si attende la costituzione della commissione giudicatrice che dovrà valutare le offerte fatte pervenire al Comune. L’amministrazione comunale e per essa i settori competenti hanno interpellato i vari Ordini professionali che stanno segnalando i nominativi da loro scelti. Dopo di che, si avrà il gruppo di lavoro che verrà coordinato dai tecnici comunali. «I tempi sono quelli...», fanno sapere da Palazzo dei Bruzi. Si spera di completare il lavoro entro una decina di giorni e di passare al secondo step.
Come abbiamo scritto alcune settimane addietro, sono quattro le ditte che hanno aderito al bando pubblicato dal Municipio: l’uscente Ecologia Oggi che punta a (ri)guadagnare l’appalto da 53 milioni di euro con contratto quinquennale. Salvo smentite ci sono poi la Ecoross, impresa impegnata nella gestione dei servizi di igiene ambientale in altri punti del territorio, l’azienda incaricata della raccolta e smaltimento rifiuti a Reggio Calabria, la Teknoservice di Torino, che ha in atto un braccio di ferro proprio con Ecologia Oggi fatto di ricorsi e controricorsi (l’ultimo a favore della società di Eugenio Guarascio) e una quarta ditta laziale. La commissione dovrà ufficialmente aprire le buste e verificare la documentazione contenente. Dunque, si va avanti in regime di prorogatio non senza polemiche per via di vertenze interne (oggi la protesta a Palazzo dei bruzi) tra tute gialle e i vertici di Ecologia Oggi. E, però, nel frattempo, qualcosa nel meccanismo di lavoro si è inceppato. Vero che c’è sempre una nicchia di incivili che si rifiuta di aderire alla raccolta differenziata o che espone i rifiuti in giorni e orari sbagliati senza che nessuno (Polizia municipale in primis intervenga con provvedimenti sanzionatori). Ma è vero pure che la situazione è peggiorata con il passare del tempo. In città ci sono zone dove la raccolta non viene effettuata regolarmente per cui l’accumulo di spazzatura è notevole.
In particolare, le aree che si affacciano su viale Mancini sono in preda al degrado. Alle spalle del vecchio Liceo “Fermi” tra una panchina rotta e mucchi di bottiglie di vetro si è formata una mini-discarica dove ormai si deposita di tutto. Anche materiale ingombrante. A pochi metri un edificio per civili abitazioni con negozi: sacchi di multimateriale fino a ieri pomeriggio erano ancora sul marciapiede. Stesso quadro nei Rivocati, vicino all’uscita del Liceo “Della Valle” dove addirittura c’è un mucchio di spazzatura dallo scorso mese di giugno (!), intorno ai box di via Padre Giglio (sopraelevata). E nella città vecchia il quadro non è migliore. La raccolta in alcuni punti del capoluogo si è inceppata. Ci sono zone cosiddette “nascoste” tra cui il retro dell’ex Liceo “Fermi” da dove i camioncini di Ecologia Oggi non passano e non passa nessun amministratore comunale altrimenti qualcuno si sarebbe accorto della sporcizia e anche dei crateri che caratterizzano la sede stradale della bretella tra via Isnardi e via Molinella che costringono gli automobilisti a fermarsi per evitare guai peggiori.

I motivi della protesta racchiusi in una nota

"Da dodici anni a questa parte, come lavoratori e sigle sindacali, ci ritroviamo a denunciare le medesime  problematiche che si vivono all'interno del cantiere Ecologia Oggi SpA di Cosenza", scrivono i rappresentanti di Usb, Cgil e Cisl. "Queste sono ormai divenute strutturali, l'azienda, infatti, si è sempre rifiutata di porre rimedi e individuare soluzioni adeguate. I pagamenti vengono erogati sempre in ritardo, ciò compromette la possibilità per i dipendenti di far fronte alle spese familiari; il rapporto tra dirigenti e dipendenti è ormai ai minimi storici, le decisioni aziendali sono assunte in modo arbitrario e risultano illegittime quando intervengono sull'assegnazione delle mansioni o sul coinvolgimento di operai con livelli non adeguati o addirittura con contratti non idonei; nel cantiere cresce la presenza di personale con contratti multiservizi non idonei a svolgere servizi di igiene ambientale e con una remunerazione nettamente inferiore rispetto a quella prevista dal CCNL di categoria; la dirigenza continua a manifestare palesi incapacità gestionali, e rifiuta l'ascolto delle istanze di cittadini e dipendenti. A questi ultimi sono riservati, inoltre, atteggiamenti vessatorie e  pregiudizievoli. Ci teniamo a ribadire che l'azienda è fatta dagli operai, la loro presenza è imprescindibile e ciò, nonostante sembrerebbe una banalità, viene spesso dimenticato. Questa mattina in un presidio in piazza dei Bruzi abbiamo ribadito le nostre denunce e le rivendicazioni, affinché ci sia un radicale e repentino cambio di passo nella direzione della garanzia dei diritti dei lavoratori Ecologia Oggi".

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