Metri e metri di asfalto divorati dalle onde. Accade sistematicamente, da anni, sul Tirreno cosentino. Pennelli, protezioni e barriere? Il mare se ne fa beffe perché il problema è a monte: le costruzioni selvagge che hanno caratterizzato gli ultimi 50 anni, restringendo gli alvei dei fiumi anche di dieci volte, impediscono ai detriti di defluire verso il mare e alimentare le spiagge. Guardia Piemontese come Fuscaldo (sempre più drammatica la situazione a Messinette) e Tortora. Paola, Amantea e Campora come Cetraro Acquappesa, e San Lucido. Non c’è pace. Il mare si sta riappropriando degli spazi naturali. Strade e case sono costantemente “sotto assedio”, come affermano allarmati alcuni abitanti della zona.