Strade impraticabili, tra cui S.Antonio e via Cariti; frane e smottamenti che stanno necessitando di interventi giornalieri; danni all’impianto di depurazione; sistema fognario in tilt; canaloni, come il Fosso Cupone tra i più colpiti, invasi da fango e detriti. A distanza di una settimana dalle precipitazioni che si sono abbattute sul territorio, Caloveto si ritrova a fare ancora la conti dei danni. Che al momento sono impossibili da quantificare.
È quanto fa sapere il Sindaco Umberto Mazza informando che la Giunta Municipale ha richiesto il riconoscimento alle istituzioni regionali e nazionali dello stato naturale di calamità.
Le diverse criticità emerse a seguito del maltempo – aggiunge il Primo Cittadino – sono frutto di una gestione del territorio malata e che fa acqua da tutte le parti. Negli anni, con il passaggio di competenze e responsabilità da un ente ad un altro, è stata, infine relegata ai comuni che - come è noto - soffrono di mancanza di risorse e carenza di personale. Soprattutto i centri dell’entroterra – conclude Mazza – sono stati spogliati di tutte quelle risorse umane, come gli operai idrico-forestali, che avevano ed hanno un ruolo importantissimo: di presidio e prevenzione. Tanto per gli incendi che per la manutenzione del territorio.
Maltempo, Caloveto fa la conta dei danni ma sono impossibili da quantificare









Maltempo, Caloveto fa la conta dei danni ma sono impossibili da quantificare
06 Dicembre 2022
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