Parte dal piccolo arbëreshë dell’Esaro il racconto di “Arberia” il lungometraggio della regista calabrese Francesca Olivieri, che indaga sui legami forti e l’eredità culturale delle comunità che ancora sopravvivono in alcuni piccoli borghi di Calabria e Basilicata. Infatti, proprio attraverso gli occhi della protagonista, Aida, (Caterina Misasi, attrice romana d’origini calabresi nota al grande pubblico per diverse fiction in tv), la regista – le cui origini familiari sono proprio santacaterinesi – ha raccontato il difficile processo di riscoperta delle proprie origini e, soprattutto, la ricucitura degli strappi e gli stringenti vincoli dopo il tentativo giovanile di rimozione. Aida nella storia si vergogna a lungo d’appartenere a una piccola comunità come quelle arbëreshe del Mezzogiorno. Perciò emigra in una città dove costruisce una tranquillità che le permette di tenersi distante dalla famiglia e dai vincoli sociali. In occasione della morte del padre, però, è costretta a ritornare nel suo paese dove, grazie alla nipote, riscopre le proprie origini. La prima nazionale del film "Arbëria” in Calabria ci sarà il prossimo martedì 26 marzo, alle ore 20:30, presso il Cinema Garden di Rende. Il film è stato realizzato anche grazie al patrocinio di molti comuni arbëreshë, che hanno sposato l’operazione di racconto del proprio territorio.