Le chiamano Officine Teatrali Telesiane, a volte le abbreviano in OTT. Ma in entrambi i casi si riferiscono alla compagnia di ragazze e ragazzi del liceo classico Bernardino Telesio di Cosenza che, da ben 6 anni, mette in scena performance assimilabili a spettacoli di veri e propri professionisti.
Una cosa del genere non s'era mai vista, almeno in un istituto cosentino. Quasi come fosse un Glee Club d'impronta americana, il gruppo di giovani è guidato da un regista, il professore Antonello Lombardo, che, due volte a settimana, nel pomeriggio, realizza un apposito laboratorio teatrale, oltre a selezionare gli aspiranti attori, con un casting ad hoc, all'inizio dell'anno. Un anno, insomma, in cui circa 40 allievi studiano l'opera - si tratta quasi sempre di tragedie latino greche -, copione, battute e quant'altro.
Entrano nella storia e poi, a maggio, la inscenano sui palcoscenici più importanti della città bruzia.
Le opere entrano a far parte, a pieno titolo, del consueto cartellone teatrale del Rendano. Nel tempo, si sono susseguite rappresentazioni che hanno fatto sold-out più repliche e che, soprattutto, hanno saputo imporsi come appuntamenti fissi, sempre all'insegna dell'alta qualità. Da “Le baccanti” a “Edipo a Colono”, da “Orestea” a “Ippolito e Fedra”, fino a “Medea”, il risultato è stato molto più che soddisfacente. Ad oggi, infatti, Officine Teatrali Telesiane è sinonimo di Siracusa della Calabria.
Così, il lavoro prosegue e, sempre sotto l'occhio maestro di Lombardo e dei co-registi Flavio Nimpo e Marta Leonetti, c'è già la data del prossimo spettacolo, stavolta dedicato alla tragedia greca di Sofocle e, pertanto, intitolato “Antigone, uno sguardo senza tempo”.
Da segnare in agenda il prossimo 22 maggio, quando l'opera verrà interpretata al Rendano. C'è, tuttavia, una novità: per la prima volta in sei anni, dal 25 al 30 maggio, i ragazzi si esibiranno anche altrove e, in particolare, ad Albano Laziale per il Festival del Teatro classico.
«Le Officine Teatrali - spiega la vicepreside del Telesio, Rosanna Gallucci - nascono da un'idea del nostro dirigente (Antonio Iaconianni, ndc), fortemente desideroso che i suoi studenti trovassero delle passioni a cui dedicarsi e che facessero vivere concretamente quanto studiato. Devo dire che è riuscito nell'impresa. Alcuni ragazzi, come Sara Gedeone e Lorenzo Patella, dopo il diploma, continuano col teatro, coltivandolo appunto per passione o aspirando a farlo diventare la propria carriera professionale. Al Telesio - conclude Gallucci - i nostri allievi possono diventare ciò che vogliono e, sempre in riferimento al teatro, si spera che, dall'anno prossimo, con l'attivazione delle due sezioni di prima elementare e le altre due di prima media, si possa recitare dai sei anni fino ai diciannove». Oltre alle OTT, a scuola ci sono le Officine Sinfoniche che contano un'orchestra di 30 elementi, quelle letterarie (la biblioteca Rodotà custodisce 45mila volumi), le squadre sportive, il gruppo di robotica, i ragazzi della Tv Channel (dal prossimo anno ai sei indirizzi già esistenti, si aggiunge il liceo classico iMago per imparare tecniche di regia, sceneggiatura, fotografia…) e tanto altro ancora. Come a frequentare una piccola città o, per meglio dire, la nuova agorà della cultura.
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