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Cosenza, un tesoro... nel “salotto” cittadino: le 31 statue del museo all'aperto di corso Mazzini - FOTO

Un “tesoro” sotto il cielo. Offerto alla spontanea e libera fruizione dei passanti. È il Museo all’Aperto Bilotti che attraversa corso Mazzini - il “salotto” di Cosenza - giungendo fino a piazza Bilotti. È una struttura museale unica nel suo genere in tutta Europa ed offre l’immediata percezione di una città da secoli vocata alla cultura, all’arte e ai saperi. Una città che ha dato i natali ad uno dei più importanti filosofi della storia, Bernardino Telesio, del quale campeggia una suggestiva statua nella piazza antistante il  Teatro “Alfonso Rendano”, nel centro storico, dove sorge tra l’altro la Cattedrale fatta erigere da Federico II di Svevia. Il Museo all'aperto di Cosenza è nato nel 2005 per volontà del mecenate Carlo Bilotti che ha donato le sculture di cui era appassionato collezionista. Nella visione di Bilotti lo spazio pedonalizzato per volontà del sindaco Giacomo Mancini e ampliato e completato per iniziativa del sindaco Mario Occhiuto, poteva essere interattivo tra cittadini ed arte, arte ed ambiente, non solo come miglioramento estetico ma in una nuova dimensione organica, funzionale ed istruttiva e di coesione sociale. Il Museo all'aperto ha carattere di assoluta originalità nel vecchio continente in quanto è l'unico inserito nel tessuto urbano. Esso contiene un repertorio di sculture dei grandi artisti del Novecento, con la scelta prioritaria di temi e soggetti rievocativi del Mito greco, periodo d'eccellenza del territorio. Carlo Bilotti è mancato nel 2006 dopo di lui ha continuato il progetto il fratello Enzo morto nel 2012 e quindi il  figlio di quest’ultimo, Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona. Nel tempo l'Amministrazione comunale ha completato il percorso pedonale fino al Comune e pertanto Roberto Bilotti si è attivato con Fondazioni ed Archivi per implementare la dotazione e coprire l’intero chilometro pedonale.
L'allestimento è curato dall'architetto Amedeo Lico, responsabile della Bretia Restauri Rogliano  che si occupa della conservazione dei Beni Culturali. Lico da quasi un decennio, cura l'istallazione e la manutenzione del M.A.B., con entusiasmo ed alta professionalità in sinergia con l’amministrazione comunale e lo stesso Bilotti.
Tra le sculture più apprezzate e significative quella di Giorgio De Chirico, dedicata a due personaggi cari a Omero e agli antichi miti della guerra di Troia: Ettore ed Andromaca. Quella tra il figlio di Priamo e la bella moglie è considerata una delle storia d'amore più belle mai raccontate.
Ma ecco l’elenco delle opere installate partendo dall'inizio di corso Mazzini - corso Umberto I°:

(C.so Mazzini -angolo C.so Umberto I°)

1. "Senza titolo"; di Umberto MASTROIANNI, scultura in bronzo (riproduzione Bronzo S34/2019)
2. "Sibilla" 1947; di Pericle FAZZINI, scultura in bronzo;
3. "Dormiente" 1921; di Arturo MARTINI, scultura in marmo bianco di Carrara;
4. “Cariatide” 1940; di Mario SIRONI, scultura in marmo bianco di Carrara;

(C.so Mazzini - angolo Viale Trieste)

5. "Spirale '82" 1982; di Giò POMODORO, scultura in pietra di Trani ( calco di quella in bronzo, realizzata per l'inaugurazione di Malpensa 2000);
6. “Sfinge I” 1998; di Alba GONZALES, scultura in bronzo;

(C.so Mazzini - angolo Via Piave)

7. "Testa di Cariatide" 2006; di Amedeo MODIGLIANI, scultura in bronzo; (ingrandimento di opera lignea del 1910 dispersa).
8. "Grande Cardinale in piedi" 2005; di Giacomo MANZÙ, scultura in bronzo;

(C.so Mazzini - angolo Via Isonzo)

9. "Le Tre Colonne" 2008, di Sacha SOSNO, trittico in marmo bianco di Carrara;

(C.so Mazzini - angolo Via Adige)

10. "San Giorgio e il Drago" 1977; di Salvator DALÌ, scultura in bronzo;

(C.so Mazzini - P.zza XI settembre)

11. "Grandi Archeologi" 1968; di Giorgio DE CHIRICO; scultura in bronzo;
12. "La Rinascita della Cultura" 2002; di Mimmo ROTELLA; scultura in bronzo;
13. "Grande Metafisico" 1970; di Giorgio DE CHIRICO; scultura in bronzo;

(C.so Mazzini - angolo Via Arabia)

14. "Grande Bagnante n. 2" 1957 ; di Emilio GRECO, scultura in bronzo;
15. “L'Accoccolata” 1975; scultura in pietra peperino;scultura in bronzo;

(C.so Mazzini - salita Via Arabia)

16. "Sedile nero marquina", 1997; di Pietro CONSAGRA, scultura in marmo;
17. "Sedile botticino N° 7", 1997; di Pietro CONSAGRA, scultura in marmo;
18. "Paracarro Grigio N° 1", 1991; di Pietro CONSAGRA, scultura in marmo grigio bardiglio;
19. "Paracarro Bianco N°2", 1991; di Pietro CONSAGRA, scultura in marmo bianco di Arni;
20. "Paracarro Rosa N°3", 1991; di Pietro CONSAGRA, scultura in marmo rosato di Toscana;
21. "Paracarro Giallo N°4", 1991; di Pietro CONSAGRA, scultura in travertino noce di Siena;

(C.so Mazzini - angolo Via Macallè)

22. "Testa di Medusa",1999; di Giacomo MANZÙ, scultura in bronzo su lastra in marmo bianco di Carrara;

(C.so Mazzini - angolo Via Neghelli)

23. “Le tre Sorelle” 1933; di Antonietta RAPHAEL MAFAI, scultura in marmo rosso vaticano;

(C.so Mazzini - angolo Via A. Scola)

24. "Grande Maternità o Angoscia" 1964, di Antonietta RAPHAEL MAFAI, scultura in pietra peperino;

(C.so Mazzini - P.zza Kennedy)

25. "Il Lupo della Sila" post mortem, di  Mimmo ROTELLA, scultura in marmo verde;
26. "Ettore ed Andromaca" 1940, di Giorgio DE CHIRICO; scultura in bronzo;

(C.so Mazzini - salita Pagliaro)

27. "7 di Cuori" 2011, di Sacha SOSNO; scultura bifrontale in marmo bianco di Carrara;
28. "Ferro Rosso"1995, di Pietro CONSAGRA; scultura bifrontale in ferro verniciato rosso;
29. "Due Guerrieri Antichi" 2006, di Sacha SOSNO; scultura (n°2) bifrontale in ferro verniciato rosso;

(P.zza Carlo Bilotti)

30. "Bifrontale" 2003, di Pietro CONSAGRA, scultura in marmo rosato di Toscana;
31."Filosofi Guerrieri" 2010, di Giuseppe GALLO; gruppo scultoreo in acciaio corten.
Fotoservizio FRANCO ARENA

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