Grazie a un’idea di cinque giovani, tutti under30, nasce “Fiumexperience” un’associazione senza scopo di lucro che ha come obiettivo quello di far conoscere all’Italia e all’estero il loro piccolo borgo: Fiumefreddo Bruzio, situato lungo la costa del mar Tirreno in provincia di Cosenza. I membri fondatori sono: Mattia Bruno, 27 anni web developer designer, Francesco Amendola 25 anni libero professionista, Francesco Giliberti, 28 anni studente di ingegneria meccanica esperto Cer, Paolo Chiappetta 24 anni studente con la passione per la fotografia e allenatore Figc e Helena Molinaro, la più giovane del gruppo, 20 anni e studentessa di giurisprudenza. «Il nostro desiderio è quello di valorizzare il nostro borgo, Fiumefreddo Bruzio. Con Fiumexperience vogliamo promuovere il patrimonio culturale, artistico, culinario e commerciale che possiede e grazie alle piattaforme social speriamo di raggiungere un ampio numero di persone», spiega Mattia Bruno che continua – «grazie alla sua posizione strategica permette di vivere mare e montagna allo stesso tempo e il centro storico offre un patrimonio artistico e culturale spettacolare, infatti, chi arriva a Fiumefreddo se ne innamora e torna ogni anno», conclude.
Un borgo tra mare e montagna
Fiumefreddo Bruzio è un piccolo paese di 2880 abitanti, situato lungo la costa del Mar Tirreno in provincia di Cosenza, caratterizzato da un territorio montuoso e collinare, che sale gradualmente fino a sfiorare i 1500m, si ha quindi la possibilità di passare dal mare alla montagna in meno di mezz’ora. Il centro storico è tutto da scoprire, percorrendo i piccoli vicoletti, infatti, vi ritroverete immersi tra i diversi monumenti e palazzi storici, senza dimenticare le diverse terrazze che si affacciano a strapiombo sul mare donandovi una vista spettacolare e che all’ora del tramonto si tinge di sfumature arancioni. “Il nostro borgo ha una tradizione sacra molto importante, ne fanno testimonianza le numerose Chiese, la più importante è la Chiesa Matrice (Santa Maria Cum Adnexis) adornata dai dipinti di Giuseppe Pascaletti (considerato uno dei più importanti artisti del cosentino del diciottesimo secolo), nel borgo ha sede anche la sua tomba all’interno della Chiesa di San Francesco di Paola. Un altro tempio sacro rilevante è la Chiesa di San Rocco affrescata nella seconda metà del Novecento ad opera del Maestro Salvatore Fiume” racconta Mattia. Le opere di Fiume affrescano anche la Stanza dei Desideri Castello della Valle, visibile anche dalla costa, di origine borbonica. Sue anche le due statue: la Donna sul Surf al centro della torretta e la Ruota della Fortuna situata su Largo Rupe, due delle principali vedute di Fiumefreddo, dove si può apprezzare un panorama unico nel suo genere, che permette di scorgere in particolari condizioni meteorologiche sia l’Etna sia Stromboli.
La tradizione culinaria
Arte sì, ma anche buon cibo, del resto come tutto Bel Paese, anche Fiumefreddo Bruzio offre piatti tipici della cucina calabrese. All’interno del Borgo sono tanti i bar e i ristoranti che permettono di assaggiare la cucina locale, “Ai turisti che decidono di vistare per la pima volta Fiumefreddo consigliamo di assaggiare la frittata di patate, un piatto ricco e goloso, magari accompagnato da salumi e formaggi locali come la felciata, chiamato così perché viene adagiato sulle foglie di felce. Un borgo tutto da scoprire che lascerà a bocca aperta, e a pancia piena, chi avrà voglia di venirci a trovare. Tutto questo rende Fiumefreddo non un posto da visitare, ma da vivere!” conclude Mattia.