Il punto di vista dell'autrice
La mostra è patrocinata da Iaaps, International Association for Art and Psychology, presieduta dal prof Roberto Boccalon, psichiatra e psicanalista. “Il tempo dell’attesa, nella cultura contadina – dice il presidente nel suo messaggio introduttivo alla mostra – era il tempo in cui l’uomo attendeva il suo turno, mentre la neve si occupava delle coltivazioni: consapevole di non essere l’unico fattore naturale a determinare il raccolto, consapevole della necessità della rotazione nelle culture dei campi per dar modo alla terra di avere una pausa. Il concetto della rotazione fu poi recuperato dallo psicanalista Winnicot che parla di una funzione mentale a maggese: per poter respirare bisogna darsi un’attesa. La pausa tra una poppata e l’altra è la stessa pausa che fa parte di ogni composizione musicale e del ritmo della pittura: tra una pennellata e l’altra, il dialogo tra i pieni e i vuoti implica sempre che ci sia la mancanza. Il tempo dell’attesa, ritratto nei quadri di Anna Maria, è quello che rende possibile lo sviluppo del desiderio, letteralmente desidera, la percezione di lontananza dalle stelle, una nostalgia dell’infinito, una rinuncia apparente basata su uno sguardo che sa andare oltre. Questi quadri ci raccontano l’arte come tuffo nel processo creativo e nel tempo di una presa di distanza nel guardarla, che è anche il tempo di attesa necessario per arrivare all’esposizione di una mostra come questa. I quadri ci raccontano quanto tempo trascorre tra il bisogno di dipingere e l’esposizione in un castello. Nell’ottica di una ecologia della mente, l’alternanza dei ritmi di presenza – assenza, la capacità di tollerare la frustrazione nel processo di identificazione, il tempo dell’attesa è una sorta di gravidanza psichica, è un salto di livello, una trasformazione simbolica. Orfeo perde Euridice perché non sa tenere a bada l’impulso di guardarla: occorre avere la capacità di attendere per poter rendere possibile la trasformazione. I quadri di Anna Maria ci raccontano questo”.
Il programma
All’interno dello spazio della mostra, Anna Maria De Luca ha invitato diversi autori a presentare i propri libri (sempre alle ore 22): il 7 agosto è toccato a Davide Gravina con “Sulle tracce di Aldo Moro”, mentre l'8 stato presentato “Secondo tempo - il calciatore incastrato” di Vittorio Scarpelli; il 9 agosto, “Diavoli blus” di Saverio Barletta e il 10 agosto, “Leader al contrario” di Roberto Castagna con Francesco Kostner; l'11 a “Impossibili amori” del tenore Teobaldo Busso (con concerto); il 12 a “Una vota per l’arte”, di Rosario Sprovieri, con l’editore Demetrio Guzzardi; il 13 a “Un giorno questa terra sarà bellissima” di Silvia Camerino, con il presidente della rete antimafia di Brescia, Mario Bruno Belsito; il 14 a “La funzione silvestre” di Francesco Corigliano, con concerto di arpa celtica di Elena Vetere; il 16 a “Fuori dal cerchio”, di Luigi Sposato; il 17 a “Le sacche della rana” di Michele Caccamo e “Autobiografia di mio padre” di Gloria Vocaturo; stasera toccherà “Varie in stato di ebbrezza” di Assunta Morrone; domani a “Pietro Antonio Sanseverino” di Antonello Savaglio.
L'inaugurazione della mostra fotografica
Serata speciale il 20 con l’inaugurazione della mostra fotografica Esma: saranno esposte per la prima volta le foto scattate da Anna Maria De Luca durante il processo Esma, nell’aula bunker di Rebibbia, e pubblicate in Italia su Repubblica e in Argentina sul Clarìn. Per l’occasione arriverà a Fiumefreddo il pm dello storico processo Esma, Francesco Caporale, già Procuratore Aggiunto di Roma. Dialogheranno con lui Mario Occhinero, l’avvocato Alfredo Salerni e Alfredo Sprovieri che presenterà il libro “Identità desaparecita”.