Sarà quella dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio la prima segnaletica ufficiale su strada della nuova Città con la scritta Corigliano Rossano. Che diventa, dalla fusione dei due territori, una tra le più importanti per popolazione e sicuramente, per estensione, la più grande fra le città dell’olio italiane. "Ribadita e rafforzata la mission comune: far giocare al territorio un ruolo protagonista nel sodalizio nazionale e, insieme alla Regione Calabria, rilanciare il peso e l’importanza strategica della cultura e dell’economia dell’ulivo e dell’extravergine in Italia, nel Mediterraneo e nel mondo". Questo è quanto hanno dichiarato in una nota il coordinatore delle Città dell’olio della Calabria, Stefano Masacaro, ex sindaco di Rossano e il presidente dell'associazione nazionale delle città dell’olio Enrico Lupi i quali, insieme al direttore Antonio Balenzano hanno incontrato una nutrita delegazione di produttori, aziende olivicole ed intermediari dei due territori. L’incontro, considerato molto proficuo e costruttivo da parte di tutti gli attori coinvolti, ospitato nella Sala Giunta del Municipio di Rossano è stato preceduto dalla riunione con i sindaci calabresi delle Città dell’Olio alla presenza del commissario prefettizio, Domenico Bagnato che ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza strategica per Corigliano Rossano di far parte – ha detto – da capofila in questa prestigiosa rete di tutela e promozione.