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Il consiglio comunale di Cosenza si tinge di rosa, ma non troppo FOTO

Erano tante in lista, non saranno molte in consiglio comunale le signore. Le uscenti sono già 9. Merito anche e soprattutto della legge che impone la presenza in lista d’almeno un terzo di candidati di genere diverso: donne se la maggioranza è di uomini, maschietti se la maggioranza è composta da femminucce. Anche al voto c’è un’occasione che aiuta il gentil sesso, perché è possibile dare non una ma due preferenze purché una sia sempre di genere differente. Così, per capirci, è possibile sancire alleanze redditizie tra un candidato duomo e una candidata donna, viaggiando in coppia nelle preferenze. Esempi importanti della redditività di questa possibilità sono state evidenti anzitutto alle elezioni regionali, ma pure per le comunali s’è intravisto qualcosa. Tutto in regola, per carità.
Cinque sono già sicure d’un seggio, comunque vada: Bianca Rende, Maria Teresa De Marco, Ivana Lucanto, Caterina Savastano e Maria Pia Funaro. Altre aspettano l’esito del ballottaggio, sperando nella vittoria del sindaco di riferimento. È il caso di Annalisa Apicella, Anna Rugiero, Alessandra De Rosa, e Maria Luisa Arsì che entrerebbero in consiglio in caso di successo del centrodestra e quindi di Francesco Caruso.
Se invece dovesse trionfare il centrosinistra di Franz Caruso, sarebbero elette Antonietta Cozza, Chiara Penna, Assunta Mascaro, Concetta De Paola e Giuseppina Incarnato.

Una ampia gamma di... quote rosa

Tutte le liste erano ricche di candidate, a cominciare da “Bella Cosenza” a quota 19 e con Roberta Castellano seconda più votata (173 preferenze) dopo il leader Carmelo Ambrogio. In Forza Cosenza erano 16 e non di facciata: l’assessore Alessandra De Rosa la più votata con 340 preferenze. Quota 12 in Fratelli d’Italia, con l’uscente Annalisa Apicella arrampicatasi sino a 483 voti. Ancora 14 per la “Cosenza che vuoi” con Maria Luisa Arsì più votata in assoluto: 203. Sono 16 nella Lega, anche con ottimi consensi come Federica Pasqua (130) e Francesca Mazzulla (118). “Occhiuto per Caruso” ne conta 14 con Anna Rugiero a 194 voti, l’Udc 16 con Alessandra Sicilia a 269 preferenze. “Francesco Caruso Sindaco” 11 con Maria Teresa De Marco da record a quota 421. Addirittura 19 nel Pd con Maria Pia Funaro a quota 498. Numero 11 per il Psi e Giuseppina Rachele Incarnato leader a 175 voti. Poche preferenze per tutte le signore delle liste di Francesco Civitelli. Sono 16 le signore nella lista “Cosenza Libera” di Francesco De Cicco tra cui Daniela Puzzo a 204 preferenze. Poche preferenze per le donne nelle griglia di “Cosenza per il sociale”, “SiAmo Cosenza” e “Popolo Partite Iva. Quota 16 per “Francesco De Cicco Sindaco” e Anna Gualtieri a 169 voti. “Sette colli” in rosa con 19 candidate tra cui la più votata Maria Ventura a 209. “Cosenza in comune” ne ha 10 con Graziella Secreti a 120 voti. Quota 10 pure per “Noi” con Luana Gallo in cima a quota 124. Sono 8 su 21 candidati per “Democrazia cristiana” e tutte con poche preferenze. “Noi con l’Italia” con 13 signore, come “Bianca Rende sindaca” con Teresa Colonna a 150 preferenze, M5S con 7 signore su 21 candidati e Veronica Buffone a 135 preferenze. Numero 11 donne per “Tesoro Calabria”. Tempo sino a domenica L'art. 72 del decreto legislativo 267 del 2000 consente, per il ballottaggio, ulteriori collegamenti tra liste presenti al primo turno con i due candidati sindaci ammessi al secondo. Si tratta dei cosiddetti apparentamenti che devono essere formalizzati entro sette giorni dal voto del primo turno.

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