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Cosenza, primi mugugni in ‘casa’ Caruso. Rende: “Si gioca a mosca cieca...”

I primi mugugni e qualche distinguo accompagnano la fase di pre-insediamernto della nuova giunta comunale di Cosenza. Il segnale è lanciato al sindaco Franz Caruso dagli alleati Bianca RendeFrancesco Luberto. Nessuno dei due farà parte dell'esecutivo municipale e la Rende, probabilmente, aspirava a ricoprire il ruolo di presidente dell'assemblea municipale che andrà, invece, a un esponente del Pd, Giuseppe Mazzuca. Ma ecco cosa scrivono al primo cittadino i due consiglieri comunali:  «Dispiace che non sia stata finora accolta la nostra proposta di riunire i gruppi della coalizione di maggioranza onde potere partecipare insieme e con pari dignità alla elaborazione e approvazione di un Accordo unitario secondo un metodo - parafrasando il documento del G 20 a Roma - multilaterale e non unilaterale. Il modus operandi finora utilizzato in merito al programma, le scelte e la gestione della futura amministrazione, ricordano purtroppo il gioco della "mosca cieca" coi protagonisti bendati. È stato infatti caratterizzato da incontri separati tra il neosindaco, ciascuna forza politica e ciascun gruppo consiliare della stessa maggioranza, non rispecchiando ciò che era stato il frutto di un accordo trasparente che – è opportuno ribadire – sentiva il dovere comune di fronteggiare la “sconfitta” per tutti di un astensionismo pari al 56% dei non votanti e 19.413 al sindaco, mentre 5 anni fa lo stesso Occhiuto veniva votato da 24.332 elettori e con più partecipazione (+ 7,5%). La collegialità e la pari dignità in un progetto politico, che vede insieme forze e sensibilità diverse – aggiungono i consiglieri - sono condizioni inderogabili per una positiva azione amministrativa la quale deve sempre contemperare le funzioni amministrative con quelle direttive demandate al Consiglio comunale, sia per ciò che concerne le priorità di bilancio sia per l’approvazione dei documenti di programmazione e non solo una funzione giuridica rappresentativa e sostitutiva del numero di reale partecipazione al voto. Tanto più se il contributo delle diverse forze civiche, mobilitando un cospicuo voto libero e di opinione, ha determinato in maniera evidente e innegabile un salto in avanti dei risultati del primo turno, offrendo una idea di squadra coesa alla Città e capovolgendo così ogni pronostico della vigilia».

Gli incontri

«Incontri volutamente separati hanno finora condotto a tradire alcuni impegni assunti in fase pre ballottaggio e ad assecondare la composizione di una Giunta che appare ispirata più a criteri partitocratici (magari suggestionati pure da logiche congressuali ben lontane dall’art. 49 Cost.) che non a quelli della necessità di individuare, all’interno delle liste o all’esterno di esse le migliori energie per risollevare la Città dal degrado amministrativo e gestionale in cui è stata lasciata. Scelta questa, perseguita, invece dal neo sindaco di Napoli, Prof. Manfredi, in situazione del tutto analoga e che si cita solo per gli aspetti che convengono. È poi del tutto fuorviante attribuire al gruppo consiliare Bianca Rende Sindaca il “timore o mancanza di responsabilità ad assumere incarichi di governo”, rispetto ai quali la vera "governance" è quella di stare nel Consiglio per approvare i bilanci, i piani urbanistici, il controllo delle partecipate, le piante organiche, ecc... Nel riaffermare dunque il nostro doveroso sostegno alla coalizione, rileviamo che quello che è accaduto in queste ultime settimane non sembra essere la strada migliore per rispettare le tante aspettative di una città insoddisfatta che vorrebbe guardare al suo futuro con innovazione e modernità».

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