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Pd Cosenza, Tursi: c’è bisogno di un partito inclusivo

Il presidente di “Controcorrente” favorevole a scelte condivise

Avrà un compito abbastanza arduo il futuro segretario provinciale del Pd: quello di ricostruire un partito in evidente affanno, che ha perso il contatto con il territorio. Lo testimoniano i dati affiorati dal recente tesseramento, concluso lo scorso 31 dicembre, dal quale si evincerebbe che in 45 comuni, sparsi sulla vasta radura bruzia, non è stato registrato alcun iscritto, mentre in altri quindici appena uno. Numeri che inducono alla riflessione e a suscitare un ulteriore stimolo in chi assumerà le redini della Federazione democrat dopo il congresso, slittato al 20 febbraio (dal 18 al 20), quando, invece, si sarebbe dovuto svolgere negli ultimi tre giorni di gennaio. Complice, ha fatto sapere la commissione regionale, le varie questioni burocratiche rimaste aperte, nonché i ricorsi presentati da più parti. Sul piatto della bilancia, attualmente, ci sono le candidature di Vittorio Pecoraro, vicepresidente dell’internazionale giovanile socialista mondiale, gradito anche alla classe dirigente storica del partito cosentino, e Maria Locanto, sub-commissario del Pd e capace di intercettare il consenso di numerose espressioni afferenti al panorama democrat. Bocciato il rinvio del congresso. Lo dice a ragion veduta il presidente del movimento Controcorrente, già pronto a misurare il proprio peso politico avendo raccolto oltre 400 firme. Parla comunque di tenuta democratica, Antonio Tursi, bocciando, invece, la decisione di rinviare il congresso.

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