Alla fine hanno trionfato tutti, ma a termine di un braccio di ferro lungo ed estenuante. Adesso manca solo l’ultimo passaggio per chiudere definitivamente il cerchio. Il riferimento è alla competizione che tra non molto si aprirà per la conquista della Provincia, rispetto alla quale il Pd conta di riuscire nell’impresa, centrodestra permettendo.
Sfida alla pari col centrodestra
Già, perché la precedente partita giocata dalle forze politiche sull’accaparramento degli scranni nell’assemblea di piazza 15 Marzo, si è conclusa in perfetta parità: otto seggi al centrosinistra, altrettanti agli avversati del fronte opposto. C’è che la presidenza dell’Ente attualmente è appannaggio della componente democrat, transitata dalle mani dell’uscente Franco Iacucci in quelle del suo vice Ferdinando Nociti, sindaco di Spezzano Albanese. E il voto è previsto a ridosso della primavera prossima. Sul tavolo delle trattative romane, andate in scena tra giovedì e venerdì e organizzate allo scopo di trovare l’accordo rispetto alla segreteria provinciale bruzia del Pd, infatti, figurava pure la scalata all’ex palazzo del Governo. E l’area afferente alla classe dirigente cosentina del partito, tra cui lo stesso Iacucci, Enza Bruno Bossio, Nicola Adamo e Carlo Guccione, premerebbe affinché su quella poltrona rimanesse seduto Nociti, avendo acconsentito al passo indietro del loro candidato alla Federazione bruzia, quel Vittorio Pecoraro sacrificato sull’altare dell’unità della coalizione, favorendo la discesa in campo del sub-commissario, Maria Locanto, sponsorizzata dall’ex ministro Francesco Boccia e sostenuta pure da numerosi circoli del territorio.
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