Dicono che tre sia il numero perfetto. E forse non c’è da scomodare neppure la Cabala. Lo è per tanti motivi, punto e basta. Scientifici e filosofici allo stesso tempo, come pure cosmici e religiosi. È mettendo insieme tutti questi fattori che i partiti avranno pensato bene di lanciare un trittico di pretendenti per la conquista della Provincia. Toccherà a loro rompere l’equilibrio emerso qualche mese addietro nelle urne chiamate a rinnovare il civico consesso. Già, perché la legge Delrio ha introdotto, tra gli altri, un elemento nuovo per dare sostanza agli Enti di Area Vasta, prevedendo una elezione separata tra Consiglio e presidenza. Giorno 20, in pratica, il voto riguarderà solo la scelta dell’inquilino di piazza 15 Marzo e a concorrere per vestire i panni di nocchiero dell’ex palazzo del Governo saranno, appunto, in tre. Tutti titolari di fascia tricolore, in quanto la medesima normativa ha stabilito che a quell’incarico possono puntare esclusivamente i primi cittadini, nominati, a fronte di una sfida ristretta, dagli amministratori sparsi sul territorio. In campo scenderanno l’attuale guida della Provincia in qualità di facente funzione, Ferdinando Nociti, espressione del centrosinistra, la collega di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, sostenuta dall’intera coalizione del centrodestra, e il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, nelle vesti di candidato autonomo, quando sembrava fosse destinato a rappresentare il Pd nell’ambito di un accordo a più ampio raggio. Proprio dalla sua Corigliano Rossano, intanto, arrivano strali all’indirizzo di Stasi, da Pino Le Fosse, componente dell’assemblea regionale del Pd, secondo il quale «con questa assurda ed incomprensibile candidatura alla Presidenza della Provincia, voluta in perfetta solitudine e in spregio ad un benché minimo spirito di condivisone e rafforzamento di un ruolo, si spinge per la vittoria del sindaco di San Giovanni in Fiore di centrodestra, contro il candidato del centrosinistra, Ferdinando Nociti sindaco di Spezzano Albanese, che da sempre ha provato, invece, a dare voce e forza all’intera sibaritide».
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