Pino Capalbo, avvocato, 50 anni, sposato e padre di due figli è stato confermato sindaco della cittadina silana. 5.185 i voti che hanno permesso al sindaco uscente, espressione del centrosinistra, di essere rieletto al turno di ballottaggio con una percentuale del 51,89%. Dall’altra parte lo sfidante Natale Zanfini a capo di una coalizione civica si è fermato a 4808 voti pari al 48,11% delle preferenze. Appena 377 i voti di differenza tra i due candidati. Uno scarto che ha permesso a Capalbo di essere il primo sindaco rieletto due volte nella storia della cittadina da quando è entrata in vigore, nel 1993 , la legge numero 81 sulla elezione diretta del sindaco. Circondato dai numerosissimi sostenitori e dalla famiglia Capalbo ha atteso l’esito del voto nel suo quartier generale dove subito dopo le 23 di domenica sera hanno iniziato a radunarsi moltissime persone. A dato certo è scoppiata la festa che si è protratta per tutta la notte con un corteo di persone che ha attraversato il centro città. «Chi ha cercato di dividere la comunità di Acri non c’è riuscito», il primo commento a caldo del sindaco. Che ha poi aggiunto: «La gente ha apprezzato quanto io e la mia squadra di governo abbiamo realizzato in questi cinque anni. Ho fatto il sindaco a tempo pieno, trascurando il mio lavoro e la mia famiglia e adesso siamo pronti per proseguire questo percorso». Dopo aver sfiorato la vittoria al primo turno, obiettivo mancato per soli 39 voti, Capalbo non ha esitato a riconoscere che questa del ballottaggio sia stata certamente una vittoria sudata determinata dalle sezioni di Acri Centro che gli hanno permesso di avere lo scatto decisivo su Zanfini. Su 35 sezioni Capalbo è saltato in testa in 21. Tra quelle in cui è stato sconfitto il dato più rilevante nelle popolose frazioni di San Giacomo e La Mucone. «Sicuramente in quelle zone le mie performance non sono state positive – il commento del sindaco – ed è proprio dalle periferie che ripartirò con il mio lavoro». Intanto Capalbo si è detto «soddisfattissimo del risultato perché Acri ha capito che da una parte c’era una coalizione che parlava di politica e dall’altra invece chi ha utilizzato la violenza del linguaggio per delegittimare l’avversario». Sulla nomina della giunta, Capalbo ha fatto intendere che si prenderà qualche settimana di tempo per valutare con accuratezza tutte le scelte. E gli auguri di buon lavoro a Pino Capalbo nella notte tra domenica e lunedì sono giunti anche da Natale Zanfini il quale però, guardando ai numeri dello scrutinio e ai 377 voti che lo hanno lascito alle spalle di Capalbo non ha esitato a dichiarare: «Metà della popolazione non è soddisfatta dell’azione amministrativa». Un ringraziamento Zanfini lo ha quindi rivolto a tutti coloro i quali lo hanno sostenuto e ha garantito che lavorerà affinché il movimento civico creato non si disperda. Natale Zanfini siederà adesso nel civico consesso, tra i banchi della minoranza insieme ai quattro consiglieri della sua coalizione. In minoranza anche l’altro candidato a sindaco Angelo Giovanni Cofone della coalizione Alternativa per Acri rimasto al primo turno fuori dal ballottaggio.