Le elezioni politiche non sono dietro l’angolo, anche se la crisi del governo Draghi preoccupa, ma già si lavora intensamente perché una candidatura alla Camera o al Senato non si presenta su due piedi. Soprattutto dopo il drastico taglio dei parlamentari che ha quasi dimezzato la delegazione calabrese a Roma: da 30 a 19. La Provincia di Cosenza sogna di fare la voce grossa come successo nel marzo 2018, quando portò a casa 13… onorevoli su 30, tuttavia non sarà facile. Diamo uno sguardo agli uscenti più o meno bruzi, perché molti sono della costa ionica. Due all’epoca furono eletti col Partito democratico: la deputata Enza Bruno Bossio e il senatore Ernesto Magorno che poi ha seguito Matteo Renzi in Italia Viva. Complicato il discorso relativo a Forza Italia: nel 2018 furono premiati la senatrice Fulvia Caligiuri (dopo varie peripezie e ricorsi) e i deputati Jole Santelli e Roberto Occhiuto, la prima sostituita da Sergio Torromino (il primo dei non eletti Domenico Giannetta ha preferito il consiglio regionale) quandfu eletta presidente della Regione, così come Occhiuto da Andrea Gentile. Otto i parlamentari del M5S: i deputati Massimo Misiti, Alessandro Melicchio, Francesco Sapia, Anna Laura Orrico, Francesco Forciniti, Elisa Scutellà. E i senatori Rosa Silvana Abate e Nicola Morra da tempo fuori dall’ombra grillina. C’è una coppia regionale che deve decidere cosa fare da grande. È composta da Gianluca Gallo e Fausto Orsomarso, rispettivamente potentissimo e potente assessori della giunta Occhiuto che sino a un paio di anni fa avevano nell’armadio una valigia di sogni e sempre pronta per Roma, ma adesso potrebbe seguire il solco tracciato da Domenico Giannotta qualche anno fa, preferendo agli scranni parlamentari alle magari meno prestigiose ma sicuramente più comode poltrone regionali. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza