In una notte di mezza estate un attaccante arrivato dall’altro capo del mondo ha fatto gonfiare il petto ai tifosi del Cosenza. L’inizio con una vittoria ha innescato l’entusiasmo dei sostenitori silani. Il pericolo è quello di esaltare oltremisura il valore del successo dopo campionati tormentati, in cui l’obiettivo è stato portato a casa sui titoli di coda. O anche successivamente. Opinioni simili tra i tifosi: dal mercato serve ancora qualcosa.
Abbonato
Andrea Giordano da parecchie stagioni è al seguito dei “lupi”: «Il mio giudizio, per ora, è positivo. Mancano tre elementi di categoria: un terzino sinistro, un mediano ed un esterno offensivo. Abbiamo visto una squadra con una sua identità di gioco, aggressiva e compatta in fase difensiva. Dionigi si è dimostrato capace di saper leggere le partite e poter cambiare modulo a gara in corso. Ho deciso anche quest’anno di dare fiducia facendo l’abbonamento perché il Cosenza si ama e non si discute».
Vacanze… a metà
Luca e Cosimo Cucunato, padre e figlio, hanno scelto la costa ionica cosentina per trascorrere le vacanze ma passione e amore per i rossoblù non si fermano mai. Allora, domenica, occuperanno il “Marulla”. «Sarà una serie B bellissima. Sono tante le squadre candidate a vivere al vertice della classifica. Questo chiaramente comporta delle difficoltà extra. Penso comunque che il Cosenza stia lavorando per farsi trovare pronto. Sono fiducioso, non solo per la vittoria di Benevento. Con qualche altro innesto può sicuramente ben figurare. La rosa è stata costruita con l’aggiunta di giovani interessanti. Mi aspetto un enorme contributo dai calciatori acquistati da Gemmi», dice Luca. Nella conversazione, a quel punto, si inserisce pure Cosimo, che ne approfitta per ricordare i suoi preferiti: «Florenzi e Larrivey sono i più forti, mi piacerebbe ricevere la loro maglia». Anche per Andrea Caldeo, Vincenzo Santoro e Roberto Veltri, il Cosenza significa vacanze lasciate a metà. Pure loro abbandoneranno fidanzate e moglie in anticipo pur di non perdersi la prima in casa. Andrea è esigente: «Questa volta ci siamo mossi in anticipo ma, nonostante tutto, manca ancora qualcosa. Matosevic è ormai una certezza. Davanti, manca il giocatore capace di sbloccare il risultato con una giocata individuale. A Benevento, siamo riusciti a tenere il vantaggio ma questo non deve illuderci. Bisogna costruire una squadra all’altezza di questa A2. Per chi lotterà nelle retrovie non sarà semplice. Sulla carta partiamo sfavoriti ma siamo stati sempre bravi a ribaltare i pronostici». Vincenzo è dello stesso avviso: «La voglia di “stupire” e una vittoria immediata, si respira un’aria nuova. Incrociamo le dita. Il tempo giudicherà l’operato di Gemmi ma il prolungamento dei contratti di Zilli e Matosevic, uniti a quello precedente di Florenzi, fanno ben sperare. Con l’innesto di Marson chiudiamo il capitolo portieri. Gozzi sarebbe un grande colpo. Mi aspetto ancora una seconda punta e un centrocampista».
Lunga militanza
Anche Daniele Magnelli ha le idee chiare e tanta voglia di parlare del “suo” Cosenza: «Sono stati compiuti progressi dal punto di vista organizzativo e comunicativo. Allenatore e ds ingaggiati per tempo, un ritiro degno di una squadra di serie B, valorizzazione del settore giovanile, merchandising di buon livello e mentalità vincente dei dirigenti. La tifoseria meritava da tempo questa programmazione. Domenica, il “Marulla” sarà una bolgia».