Il questore di Cosenza Michele Maria Spina, stamattina, ha donato l'olio della memoria - proveniente dagli ulivi di Capaci in provincia di Palermo - ai vescovi delle cinque Diocesi della provincia di Cosenza.
Alla cerimonia che s'è tenuta nella sala stampa della Questura hanno partecipato il sindaco di Cosenza Franz Caruso, il comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri il colonnello Agatino Saverio Spoto, il comandante provinciale della guardia di finanza, il colonnello Giuseppe Dell'Anna, il capo della Procura Mario Spagnuolo, il presidente della Prima sezione della Corte d'Assise del Tribunale di Cosenza, Paola lucente e i vescovi monsignor Giovanni Checchinato dell'Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, il vescovo dell'Eparchia di Lungro, monsignor Donato Oliverio, il vescovo della Diocesi di Cassano mons. Francesco Savino, il vescovo della Diocesi di Rossano-Cariati, monsignor Maurizio Aloise e don Antonio Fasano in rappresentanza del vescovo della Diocesi di San Marco Argentano-Scalea, mons. Stefano Rega e il cappellano della Questura di Cosenza don Piermaria De Vecchio.
L'Olio della Memoria è ottenuto dai frutti di un uliveto piantato su un terreno nelle vicinanze del luogo dove nel maggio del 1992 persero la vita il giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e i poliziotti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo, Vito Schifani, Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina ed Emanuela Loi. L'uliveto è stato voluto dalla moglie dell'agente di scorta Antonio Montinaro, Tina, che lo cura insieme a i componenti dell'associazione Quarto Savona 15 (che è la sigla radio dell'auto di scorta).
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