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Guarascio torna a parlare del Cosenza: “Voglio i risultati, i tifosi devono aiutarci...”

Non capitava da un anno che il presidente Guarascio accendesse il microfono e parlasse alla stampa. E alla città (fatti salvi alcuni comunicati), ma in quel caso - 12 febbraio 2021 - la conferenza si era tenuta comunque via streaming, a causa del Covid. Mesi e mesi di silenzio, appesantito da risultati scadenti, culminati con un'amara retrocessione. «Noi retrocessi? Avevamo diritto di restare in cadetteria», esordisce il presidente del Cosenza. «La serie B rappresenta un patrimonio della città, della provincia e della Calabria. Non di Eugenio Guarascio. Dobbiamo fare in modo, insieme, di preservarlo. C'è da lottare e da sperare anche nelle riforme del campionato cadetto: ci stiamo lavorando».

Il punto sul mercato e i “corteggiatori” societari

«Mi affido al ds e all'area tecnica: appena si sono aperte le trattative di gennaio, siamo intervenuti (i difensori Hristov e Liotti). Non parlo di infortuni come quello del portiere o di altre situazioni del genere in cui siamo incappati, perché fanno parte del calcio. Mancano i tifosi sugli spalti, questo è un problema. La cessione? Io faccio il possibile, finora si avvicinati solo avventurieri, non persone serie. Siamo andati a pescare all'estero perché attaccanti italiani, dalla A in giù, non ce ne sono. All'estero abbiamo pescato bravi elementi. Ci fidiamo di Goretti, che è la persona giunta e ha avviato un percorso “costruito” sui giocatori di proprietà e anche giovani: puntiamo su di loro. Ad esempio, abbiamo Florenzi del vivaio. Il ritorno di Occhiuzzi? Non stiamo ancora facendo bene, ma avevamo comunque un buon numero di punti prima...».

Campionato tosto e l'appello ai tifosi

«Quanto al campionato di B, le altre squadre hanno risorse maggiori. Ce ne sono altre sotto di noi, c'è da soffrire in questo momento storico. C'è la pandemia, la crisi. Rapporti con il Comune? C'è lo stadio che da qualche noia, la zona della tribuna Rao è “ferma”. Speriamo, con il Pnrr di poter ristrutturare uno stadio che ha oltre mezzo secolo di vita. Il rapporto con i procuratori? Con qualcuno può darsi che non sia buono, ma non con tutti. Già da sabato voglio i risultati, ma contro il Cittadella abbiamo già mostrato qualcosa. Siamo tutti in difficoltà, abbiamo bisogno dei tifosi: lottiamo insieme, manteniamo la B». Nel frattempo però, i sostenitori rossoblù, espongono uno striscione contro il presidente Guarascio, il direttore sportivo Goretti e l'allenatore Occhiuzzi (rimosso in tarda mattinata). Le idee, loro, le hanno ben chiare da tempo.

 

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