C’è chi pensa che due giorni di festa (tra ieri sera e oggi) siano un premio esagerato per il calcio e una salvezza strappata con il cuore e con la spada nell’inferno di Brescia. Lo dicono i profani perché sanno poco o niente della notte che ha emozionato e fatto piangere una città intera con la sua enorme provincia. Gente che non conosce la passione per il pallone. Il Cosenza che si è ripreso la B sull’ultimo strappo della battaglia calcistica del Rigamonti (tralasciando la follia degli ultrà lombardi che ha fatto calare il sipario su una partita, comunque, meravigliosamente intensa) fa gioire questa terra grigia e depressa che gli indicatori socio-economici la vedono indietreggiare praticamente in tutte le direzioni. Oggi pomeriggio, la corsa allo stadio “Marulla San Vito” per l’abbraccio a quel Cosenza che ha vinto per Cosenza e per tutto il Cosentino. In migliaia sono corsi a cantare con gli eroi di Brescia, appena scesi dall’autobus dopo l’atterraggio a Lamezia. Maggiori dettagli sull'edizione cartacea di domani - Cosenza Gallery a cura di Franco Arena